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Giuseppe Lo Bianco
Sandra Rizza
Il libro nero delle stragi di Stato
Il fuoriscena del potere in Italia
dal delitto Mattei agli attentati
contro Falcone e Borsellino
Chiarelettere


Pianeta Libri news. Torino, 17 gennaio 2022 – A poco più di un mese dalla pubblicazione della raccolta in un unico volume (Il libro nero della Repubblica italiana. La guerra clandestina e la strategia della tensione dalla fine del fascismo all'omicidio di Aldo Moro) di quattro libri fondamentali per comprendere meglio i retroscena della tormentata storia di questa nostra Repubblica (Intrigo internazionale, Ilgolpe inglese, Il puzzle Moro, Le menti del doppio Stato), l'editore Chiarelettere ha mandato alle stampe una nuova illuminante raccolta di quattro saggi scritti insieme da Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, Il libro nero delle stragi di Stato che illustrano Il fuoriscena del potere in Italia dal delitto Mattei agli attentati contro Falcone e Borsellino.

"Il mestiere di storico e quello di giudice – precisano opportunamente gli autori – sono irriducibili e non potranno mai essere identificati: Carlo Ginzburg ha rilevato che « uno storico ha il diritto di scorgere un problema, là dove un giudice decide il "non luogo a procedere"». E così, mentre per il giudice il «caso Mattei» ha trovato un punto d'arrivo nell'archiviazione e non può essere oggetto di ulteriore approfondimento, per lo storico la medesima vicenda, fitta di misteri e interrogativi tuttora irrisolti, costituisce e continuerà a costituire un caso da indagare.
Il giudice e lo storico, insomma, non possono che seguire percorsi ben diversi: il primo giudica solo sulla base di prove e di indizi, il secondo ricostruisce anche sulla base di ipotesi. Lo storico (e, nel nostro caso, anche il giornalista) procede dunque per deduzioni, ed è legittimato a sottolineare le contraddizioni e le smagliature delle ricostruzioni ufficiali, purché le sue ipotesi e i suoi interrogativi vengano onestamente presentati come tali."

Profondo nero (2009), L'agenda rossa di Paolo Borsellino (2007), L'agenda nera della Seconda repubblica (2010), DepiStato (2019): quattro libri fondamentali per la prima volta riproposti in un unico volume. L'inchiesta completa sullo stragismo italiano con radici siciliane e il suo carico di complicità istituzionali. Un groviglio criminale che è una componente strutturale della storia della Repubblica, fin dagli anni successivi alla Seconda guerra mondiale. Una storia nera da troppi bollata come fantasia di complottisti, che in queste pagine può essere finalmente ripercorsa dal principio, restituendo alla parola complotto l'accezione originaria di intrigo e macchinazione criminale.

C'è una storia ufficiale e c'è una storia sotterranea che l'attraversa, salendo raramente in superficie, più spesso viaggiando sottotraccia, sempre avvolta da un alone di mistero. È fatta così la storia d'Italia almeno dal Secondo dopoguerra, passando per le stragi del 1992-93 che segnarono la fine della Prima repubblica travolta da un bagno di sangue e arrivando fino a oggi. Nel mezzo, processi, depistaggi, ricatti, complicità istituzionali e il silenzio molto spesso complice di un'informazione che ha preferito che le vittime, e in particolar modo Falcone e Borsellino, diventassero eroi buoni solo a fare i protagonisti di fiction televisive, lasciando che la cronaca si trasformasse in tragedia ma senza occuparsi delle ragioni che l'hanno determinata, dribblando i dubbi e ignorando i punti oscuri, disinteressandosi della verità storica e strumentalizzando talvolta quella giudiziaria, come sta avvenendo in merito al processo sulla trattativa Stato-mafia, di cui si racconta in queste pagine.

Questo libro nero ripercorre oltre settant'anni di massacri ed è il risultato di più di vent'anni di lavoro investigativo su mafia e potere. Un viaggio nell'indicibile della storia criminale italiana che demistifica una volta per tutte la narrazione di una mafia tutta coppole storte, lupara e pizzini sgrammaticati, sconfitta dallo Stato e dalla forza della legge. Il numero, le dimensioni e il livello delle protezioni politiche e delle coperture giudiziarie e investigative che hanno segnato gli anni delle stragi e quelli della lotta alla mafia rappresentano una componente strutturale della storia italiana che non può essere ignorata. Queste pagine lo documentano con chiarezza, attraverso un racconto dei fatti narrativamente incalzante e giornalisticamente sempre puntuale.

Il volume è arricchito dai testi di Marco Travaglio, che ha firmato l'introduzione a L'agenda rossa di Paolo Borsellino, e di Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso in via D'Amelio, autore del contributo posto in appendice a DepiStato.

«I capimafia irriducibili attualmente all'ergastolo ostativo sono depositari di segreti di portata destabilizzante per l'intero sistema di potere nazionale» – Roberto Scarpinato, già procuratore generale di Palermo, 30 settembre 2021

Gli autori

Giuseppe Lo Bianco
, cronista giudiziario da ventitré anni, ha lavorato al «Giornale di Sicilia» e a «L’Ora» negli anni caldi della guerra di mafia, dal blitz del settembre 1984 dopo le dichiarazioni di Buscetta, che originò il primo maxiprocesso alle cosche, ai misteri delle stragi mafiose, ai processi Andreotti e Contrada.
È convinto che sia riduttivo continuare a definire mafia un sistema democraticamente rappresentato, che costituisce la prima, autentica, emergenza del paese.
Oggi collabora con «il Fatto Quotidiano» e con «MicroMega».
Corrispondente de «L’espresso» dalla Sicilia, ha scritto con Franco Viviano La strage degli eroi (Edizioni Arbor 1996). Con Sandra Rizza, Rita Borsellino. La sfida siciliana (Editori Riuniti 2006).

Sandra Rizza, per un decennio cronista giudiziaria all’Ansa di Palermo, ha imparato il mestiere negli stanzoni de «L’Ora» di Palermo, negli anni caldi della guerra di mafia, passando presto dalle cronache di ordinaria marginalità sociale alla cronaca nera e giudiziaria.
Ha collaborato con «il manifesto» seguendo le udienze del maxiprocesso, e firmando servizi di approfondimento sul tema del garantismo, sul pentitismo e sugli aspetti «sociologici» del fenomeno mafia, a partire dal ruolo delle donne all’interno dei clan.
Ha collaborato con «La Stampa», ed è stata corrispondente dalla Sicilia del settimanale «Panorama» negli anni delle stragi 1992-93. Oggi collabora con «MicroMega» e «il Fatto Quotidiano».
Ha scritto Rita Atria. Una ragazza contro la mafia (edizioni La Luna 1993).

Insieme hanno scritto numerosi saggi tra cui: Rita Borsellino. La sfida siciliana (Editori Riuniti 2006), Il gioco grande. Ipotesi su Provenzano (Editori Riuniti 2006), L'agenda rossa di Paolo Borsellino (Chiarelettere 2007), Profondo nero (Chiarelettere 2009), L'agenda nera della Seconda Repubblica (Chiarelettere 2010), Antonio Ingroia. Io so (Chiarelettere 2012), libro intervista al magistrato antimafia, Ombre nere. Il delitto Mattarella tra mafia, neofascisti e P2 (Rizzoli 2018), DepiStato (Chiarelettere 2019) e Dietro le stragi (Paper First 2021).

Giuseppe Lo Bianco
Sandra Rizza
Il libro nero delle stragi di Stato
Chiarelettere editore, Milano. Prima edizione: novembre 2021
Collana: Principio attivo. Inchieste e reportage
Pagine: 1092. Brossura con alette
ISBN 9788832964721
€25,00


17/01/2022 - 10.55.25

fonte: Giovanni Paparo gpaparo@expofairs.com


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