Vatsyayana
Kamasutra
a cura di Cinzia Pieruccini
Marsilio
| | Pianeta Libri news. Torino, 9 novembre 2020 – Fra i capolavori dell’India antica, certo nessuno è famoso in Occidente come il Kamasutra, l’affascinante «Trattato sull’Amore» composto da Mallanaga Vatsyayana verso il III secolo d.C.
Più di molte altre quest’opera è stata oggetto di fraintendimenti e di interpretazioni riduttive, che hanno finito per diffondere intorno al suo nome un’aura di lascivia, quando non addirittura di pornografia. Complice, la prolungata inaccessibilità o trascuratezza delle traduzioni: basti pensare che tutte le edizioni italiane del Kamasutra apparse prima di questa si limitavano a rendere l’assai disinvolta prima versione inglese, pubblicata nel 1883.
Nel tradurre il Kamasutra in italiano, finalmente, dall’originale sanscrito, si è voluto rendere giustizia a questo testo glorioso che, al di là delle facili banalizzazioni, appare ancora carico di suggestioni immense.
Suo presupposto, comune nella cultura indiana classica, è che l’amore erotico sia un’esigenza approvata, il cui appagamento perfetto conduce anzi al benessere dell’intera società; è perciò essenziale conoscerne le leggi. Tale, dunque, l’intento di Vatsyayana, educare l’uomo e la donna alla sensualità, e, per conseguenza naturale, a costruirsi la fortuna in amore.
Scorre così dinanzi ai nostri occhi un largo affresco di personaggi e di situazioni - la giovane e le sue nozze, l’amante elegantissimo, le intriganti signore dell’harem, la mercenaria senza scrupoli, il corteggiamento, gli abbracci, i tradimenti, e così via; in pagine che, sebbene con il profumo esotico di una civiltà lontana, ancora sanno insegnarci che la felicità in amore viene solo da una scienza profonda.
L'autore
Mallanaga Vatsyayana si ritiene abbia composto il Kamasutra intorno al III secolo a.C., ispirandosi alla già ricca - e oggi scomparsa - tradizione letteraria sull'argomento. Come indica egli stesso al termine del libro, "Vatsyayana ha scritto questo Kamasutra secondo tutti i canoni, dopo aver appreso e sottoposto a esame il contenuto del saggio di Babhravya." Il suo trattato divenne presto un punto di riferimento fondamentale per poeti, narratori e saggisti.
La curatrice
Cinzia Pieruccini, laureata in sanscrito all’Università di Milano, è professore di Indologia e di Storia dell'arte dell'India nell'Università degli Studi di Milano. Fra le sue pubblicazioni si annoverano traduzioni di classici dal sanscrito e dal pracrito, numerosi saggi critici e, in due volulmi, L'arte dell'India (Einaudi 2020).
Vatsyayana Kamasutra a cura di Cinzia Pieruccini Marsilio, Venezia, 1ª edizione settembre 1990, 1ª nuova edizione luglio 2020 Letteratura universale Marsilio Pagine: 272. Brossura con alette. 15,00 euro ISBN: 978-88-297-0561-0
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