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Roberto Ippolito
Il poeta premio Nobel ucciso dal golpe di Pinochet
Chiarelettere


Pianeta Libri news. Torino, 30 ottobre 2020 – Alle feste nella sua Casa de las Flores a Madrid, città dove Pablo Neruda è da poco console del Cile, si raccolgono poeti, scrittori, editori e artisti. Una sera del 1935 a sorpresa arriverà anche Federico García Lorca, conosciuto due anni prima a Buenos Aires e col quale Neruda ha stabilito un'immediata sintonia. Ma la Repubblica proclamata nel 1931 vive tempi difficili. In vista delle elezioni del febbraio 1936, i poeti vicini a Neruda decidono di appoggiare il Frente popular. In un clima incandescente, sarà García Lorca, al Café Nacional, a leggere il manifesto "Los intelectuales, con el Bloque popular".

Il 16 febbraio il Fronte popolare vince le elezioni. Ma il 17 luglio l'insurrezione militare guidata dal generale Francisco Franco contro la Repubblica dà il via alla sanguinosa guerra civile, che terminerà soltanto il 31 marzo 1939 con la vittoria dei franchisti aiutati dalla Germania nazista e dall’Italia fascista. Tra le prime vittime illustri Federico García Lorca che viene fucilato nelle prime ore del 19 agosto 1936 a Viznat, vicino alla Fontana delle Lacrime, alle porte di Granada.

Neruda è sconvolto, nulla è uguale a prima. "La guerra di Spagna, che cambiò la mia poesia, cominciò per me con la scomparsa di un poeta."

Cile, 11 settembre 1973, l’instaurazione della dittatura militare di Pinochet, la fine di un sogno. Le case di Pablo Neruda, uno degli uomini più grandi di sempre della letteratura mondiale, devastate, i suoi libri incendiati nei falò per le strade. Ovunque terrore e morte. Anche la poesia è considerata sovversiva. il 23 settembre, a dodici giorni dal golpe che depone l’amico Allende, il premio Nobel per la letteratura 1971, il poeta dell’amore e dell’impegno civile, amato nel mondo intero, muore nella Clínica Santa María di Santiago. La stessa in cui, anni dopo, morirà avvelenato anche l’ex presidente Frei Montalva, oppositore del regime.

Il decesso di Neruda avviene alla vigilia della sua partenza per il Messico, dove è stato invitato dal presidente Luis Echeverra, che gli ha messo a disposizione un aero per lasciare il Cile. Ma la cartella clinica è scomparsa, manca l’autopsia, il certificato di morte, cachessia per il cancro alla prostata, è sicuramente falso. Ippolito ha raccolto le prove sostenibili, gli indizi e il movente della fine non naturale di Neruda, sulla scorta dell’inchiesta giudiziaria volta ad accertare l’ipotesi di omicidio, e per questo contrastata in ogni modo da nostalgici e negazionisti.

Per la sua drammatica ricostruzione, l’autore si è avvalso di una vasta documentazione proveniente dalle fonti più disparate: archivi, perizie scientifiche, testimonianze, giornali cartacei e online, radio, televisioni, blog, libri, in Cile, Spagna, Brasile, Messico, Perù, Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Italia.

Il libro, dal titolo esplicito Delitto Neruda, è scritto con il rigore dell’inchiesta e lo stile di un thriller mozzafiato. Protagonista, una figura simbolo della lotta per la libertà, non solo in Cile, vittima al pari di García Lorca, suo grande amico e illustre poeta, ucciso dal regime franchista.

“Chi uccide un poeta uccide la libertà. Roberto Ippolito firma un’inchiesta stringente e appassionante sulla misteriosa morte di Pablo Neruda.”
Giancarlo De Cataldo

“Ippolito raccoglie i fatti e li processa, li ricompone, li inchioda. Sembra di essere davanti a una fedele applicazione del principio pasoliniano del sapere fondato sulla ricerca intellettuale. Solo che qui ci sono anche le prove.”
Diego De Silva

L'autore

Roberto Ippolito
, scrittore e giornalista, conoscitore del mondo letterario, organizza eventi che portano la cultura fra la gente nei luoghi più vari: centri commerciali, mondiali di nuoto, navi, aeroporti, scuole, pullman (per il giro a tappe conPasolini), musei, siti Unesco.
Ha curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”, con attenzione ai grandi fatti globali. È stato editor del Festival dell’economia di Trento. Ha dato vita al “Tour del brutto dell’Appia Antica”. È stato direttore della comunicazione di Confindustria e direttore delle relazioni esterne dell’Università Luiss di Roma, dove ha insegnato alla Scuola superiore di giornalismo. Autore di libri d’inchiesta di successo, ha pubblicato Evasori (Bompiani 2008), Il Bel Paese maltrattato (Bompiani 2010) e, con Chiarelettere, Ignoranti (2013), Abusivi (2014) ed Eurosprechi (2016).

Roberto Ippolito
Delitto Neruda
Il poeta premio Nobel ucciso dal golpe di Pinochet

Chiarelettere editore, Milano. Prima edizione: febbraio 2020
Collana: Reverse
Pagine: 256.Brossura
Prezzo di copertina: € 17,60
ISBN/EAN: 9788832962550

EPUB con DRM 9,99 €

PDF con DRM 9,99 €


30/10/2020 - 12.09.16

fonte: Giovanni Paparo gpaparo@expofairs.com


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