EIMA

bimu

traduzioni e interpretariato per tutte le lingue mondiali, ovunque


English
version
fiere | servizi | Weekly | GMF | PRISMA | notizie | acquista

media kit | contattaci | chi siamo | stampa | link utili | privacy

numero totale utenti registrati: 153247

tipo di accesso: ospite | accedi | registrati

crediti mensili:
crediti giornalieri:

10
2


proponici le tue notizie

Bozza dell’accordo Stato/Regioni sulla disciplina uniforme relativa all’esercizio temporaneo, in Italia, di una professione sanitaria con qualifica conseguita all’estero. Il parere del giuslavorista Giovanni Costantino (nella foto)


Pianeta Salute news. Torino, 25 marzo 2024 – Uniformare la disciplina e definire gli strumenti che ne consentono l’applicazione sono le principali novità contenute nella bozza dell’Accordo Stato/Regioni relativa all’esercizio temporaneo, in Italia, di una professione sanitaria con qualifica conseguita all’estero. L’intesa avrebbe dovuto essere emanata entro 90 giorni dall’entrata in vigore del cosiddetto decreto “bollette”, avvenuta quasi un anno fa. Un primo passo essenziale verso una regolamentazione definitiva che ormai non può più essere procrastinata.

“Tale disciplina - commenta Giovanni Costantino - risulta quanto mai necessaria per attribuire uniformità al modo eterogeneo con cui Regioni e Province autonome hanno risposto alla rilevante necessità di avvalersi di operatori sanitari stranieri per far fronte alla carenza di personale sanitario e sociosanitario. Problematica ancora drammaticamente presente nonostante sia stata ormai superata l’emergenza pandemica”.

L’Accordo prevede, tra le misure più rilevanti, l’istituzione, in ogni sede regionale, di un’apposita commissione - composta da esperti - con il compito di verificare i requisiti richiesti. Inoltre, presso gli ordini provinciali delle professioni sanitarie saranno predisposti elenchi speciali straordinari a cui sarà necessario iscriversi per poter esercitare l’attività lavorativa in strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche, private e private accreditate.

“È da tempo – continua Costantino - che si attendeva un provvedimento che desse più sicurezza a strutture e pazienti, grazie anche al coinvolgimento degli Ordini professionali. Per raggiungere il risultato, tuttavia – conclude il giuslavorista – è necessario che tutte le Istituzioni coinvolte assumano un ruolo attivo per l’iscrizione negli elenchi speciali dei professionisti stranieri, soprattutto se già operativi, e che siano previste idonee misure di tutela per le strutture che li hanno impiegati in questi anni, spesso assumendosi la responsabilità di sopperire, con buon senso, alle lacune dovute all’inerzia di molte Regioni”.

La bozza - di cui ricordiamo si attende l’approvazione definitiva – fa comunque salvi gli accordi che le Regioni e le Province autonome hanno già sottoscritto con soggetti esteri per il reclutamento di professionisti sanitari e sociosanitari in virtù di quanto previsto dall’art. 13 del decreto “Cura Italia”.

Ufficio stampa Costantino&partners
brizzi comunicazione
Cecilia Brizzi c.brizzi@brizzicomunicazione.it 334 1854405
Stefano Morelli s.morelli@brizzicomunicazione.it 335 5920810
Giacinto Pira g.pira@brizzicomunicazione.it 344 2680880
https://www.brizzicomunicazione.it/


25/03/2024 - 10.41.42

fonte: Stefano Morelli s.morelli@brizzicomunicazione.it


ricerca notizie:

fonte:

range temporale:

ordina per:

data, ora discendente

data, ora ascendente


Interfiere

FairAdvisor

I vostri hotel per le fiere di Rimini


© 2024 copyright Pianeta di Giovanni Paparo - Torino. Tutti i diritti sono riservati. La registrazione, riproduzione, copia, distribuzione o comunicazione pubblica non autorizzate costituiscono violazione del copyright. I trasgressori saranno perseguiti a norma di legge e soggetti al pagamento dei danni.