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Congressi medico-scientifici: nuova Ricerca Eureka Mice International getta le basi per un cambio di rotta

• Un tempo saldamente in testa tra i leader mondiali del mercato congressuale, oggi l’Italia è il fanalino di coda dei paesi europei a vocazione turistica. Si paga la mancata capacità di adeguarsi a un mercato cambiato nelle esigenze, nelle strategie di posizionamento e di marketing e nelle tecnologie.
• Ma si scontano anche importanti errori radicati nel passato, in primis l’incapacità di riconoscere i meccanismi alla base di questa “industry”: la centralità dei grandi ricettori, i Palazzi dei Congressi, in quanto induttori dell’economia congressuale del territorio, e quella delle istituzioni, della pubblica amministrazione nel suo ruolo di connettore, punto di riferimento per i grandi organizzatori.
• È da questi fulcri del Sistema, suggeriscono i referenti di associazioni e società medico-scientifiche, che dovrebbe partire il cambio di rotta dell’Italia per riprendersi il ruolo che il Paese, per le sue caratteristiche, e gli operatori, per la loro professionalità, meriterebbero.


Pianeta Turismi news. Torino, 15 febbraio 2024 – Il quadro storico sull’andamento dei congressi internazionali divulgato da UIA (Union of International Associations di Bruxelles) rivela in modo inequivocabile la caduta dell’Italia nel corso dei decenni nella classifica mondiale, con un picco verso il basso nell’ultimo decennio.

Ed è una tendenza che viene confermata dall’ultimo monitoraggio UIA, in base al quale l’Italia nel 2022 è risultata decima, cioè ultima nel ranking dei paesi che hanno ospitato più congressi internazionali nel 2022, pur risalendo di quattro posizioni rispetto al 2019.

Un risultato che va considerato con cautela vista l’anomalia di questi anni, in cui il mercato congressuale sta vivendo un periodo d’oro sulla scia dell’effetto Tsunami che ha riversato sul mercato europeo il maggior numero di eventi mai verificatosi dal 1950.

E’ comunque un posizionamento tutt’altro che entusiasmante se rapportato al ruolo dominante dell’Europa che detiene saldamente oltre il 50% del mercato mondiale. Restano infatti sempre davanti all’Italia: Belgio, Spagna, Francia, UK, Austria e Germania. Il posizionamento delle città non è diverso: la prima città italiana, al 28° posto, è Milano, che per la prima volta dal 1882 è davanti a Roma, attestata al 30°.

Per riflettere e reagire, proponendo un deciso cambio di rotta, Eureka Mice, società attiva a livello internazionale nel marketing turistico (https://www.eureka-mice.com/), ha realizzato una Ricerca, nel periodo settembre/dicembre 2023, grazie al contributo di 324 presidenti e referenti di associazioni e società medico-scientifiche attive nell’organizzazione di congressi, dei quali 143 delegati nazionali di associazioni e società internazionali.

Rispetto a prima della pandemia i congressi nazionali presentano un calo per il 59% dei partecipanti alla Ricerca mentre il 30% ritiene che siano invariati e l’11% aumentati.

Dalle domande a questo proposito effettuate durante le interviste emerge che si tratta di una contrazione strutturale dovuta agli eventi, soprattutto di piccole dimensioni, che con la pandemia sono stati spostati in virtuale.

Non si evince un dato statistico di questa riduzione se non la valutazione generale desunta dalle interviste che la comprende nella forbice tra il 5 e il 15%.

Le partecipazioni in presenza si presentano complessivamente invariate.

Anche i congressi internazionali registrano una contrazione con il 29% dei delegati nazionali che ritiene vi sia una diminuzione a fronte di un 13% che registra un aumento e il 33% che siano invariati.

Anche in questo caso si tratta di una riduzione strutturale per gli eventi spostati in virtuale. Un dato che concorda con lo stesso Report di UIA che quantifica tale riduzione nell’ordine del 12%.

La partecipazione si presenta invece stabile con il 45% che sostiene sia invariata, e il 14% che sia diminuita e la stessa percentuale che sia aumentata.

Gran parte dei delegati (73%) si è dichiarata disponibile a valutare la possibilità di candidare l’Italia per un prossimo congresso internazionale a fronte di determinate condizioni, che vengono abitualmente applicate dagli altri paesi. La garanzia del supporto della pubblica amministrazione è la prima condizione richiesta condivisa dal 100% dei delegati nazionali.

Non si riferisce tanto al riconoscimento di contributi, anche se spesso basilari per la realizzazione di un grande congresso internazionale, ma più in generale della necessità dell’affiancamento e del confronto diretto con le istituzioni di riferimento.

Per gli intervistati, la figura della destinazione che ospita l’evento ritenuta più affidabile non è il locale Convention Bureau, come sarebbe logico pensare, indicato solo dal 44% dei rispondenti, appena un punto percentuale sopra le agenzie del territorio, bensì il referente del Centro Congressi che lo ospita, indicato dal 90% dei delegati.

La seconda condizione richiesta è il riconoscimento di incentivi sugli oneri della sede, sulle tecnologie e l’ospitalità dei relatori (96%). Benefit che in molti paesi sono largamente usati proprio per acquisire gli eventi di interesse del territorio.

La terza condizione posta dai rispondenti all’indagine si focalizza sul sistema congressuale della destinazione che deve essere semplice, trasparente e funzionale. Funzionalità logistica quindi, meglio se walking distance, ma non solo. Facilità a individuare i referenti competenti e i servizi più adatti e necessari alle peculiari esigenze di ciascun evento.

Figlio di questo contesto è il Codice Deontologico Farmindustria che, vietando lo svolgimento di congressi proprio nelle aree, nelle strutture e nei periodi in cui l’Italia sarebbe in grado di esprimere il meglio di sé in termini di appeal, penalizza pesantemente proprio una delle nicchie più importanti di questo mercato: i congressi medico-scientifici.

Il 96% dei rispondenti reputa che le sue norme, ben più penalizzanti di quelle adottate negli altri paesi europei, siano tra le principali cause del mancato sviluppo del congressuale in Italia.

Va inoltre valorizzato il ruolo dei DMC (Destination Management Company) per la loro capacità commerciale, per loro natura più agile e veloce di quella dell’ente pubblico, conferendo loro l’autorevolezza necessaria a promuovere e sviluppare nuovi contatti e aprire nuove opportunità commerciali.

Al fine di evitare pericolose sovrapposizioni è fondamentale stabilire da subito regole e procedure precise, trasparenti e chiare per tutti.

Non è facile, ma molto può essere fatto per migliorare il posizionamento del nostro paese in questo mercato, dove nuovi scenari aprono interessanti opportunità che un’Italia organizzata potrebbe cogliere.

“Oggi il mercato congressuale è in grado di offrire importanti opportunità che, attivando le giuste leve, potrebbero dare riscontri già nel breve-medio termine. Purtroppo le politiche adottate nell’ultimo decennio per sviluppare questo mercato si sono dimostrate inefficaci e pertanto prima di avviare nuovi processi è opportuno effettuare innanzitutto una radicale revisione, non solo dei sistemi di approccio e promozione adottati finora, ma degli stessi organi di governance. Quello che è mancato e che occorre attivare quanto prima, se si vuole avviare una fase di effettivo sviluppo di questo mercato, è una corretta progettazione di medio-lungo termine focalizzata agli elementi strategici di questo mercato che differiscono sostanzialmente da quelli degli altri segmenti del turismo” - afferma Giancarlo Leporatti, CEO di Eureka Mice International, azienda organizzatrice del Mice Trade Show.

“Alla Borsa dei Congressi Internazionali di Association Days, che si terrà dal 22 al 24 febbraio a Firenze - conclude Leporatti - quest’anno andranno in contrattazione una trentina di proposte di candidatura di congressi internazionali dalle 300 alle 3000 persone. Alla Borsa si stanno iscrivendo destinazioni straniere come Barcellona e Lubiana, per prendersi congressi che sarebbero destinati all'Italia mentre mancano purtroppo alcune importanti realtà italiane per via della concomitanza di un altro evento dal taglio più istituzionale e meno operativo”.

LINK ALLA RICERCA COMPLETA:
https://www.eureka-mice.com/library-registration

Eureka MICE International

Eureka MICE International è una società di marketing turistico specializzata nei mercati MICE che riunisce e mette a sistema le competenze e le risorse di un team internazionale, utilizzando strumenti promozionali e di marketing all'avanguardia
https://www.eureka-mice.com/

Contatti per la stampa:
Gian Maria Brega
Mobile: + 39 338.9020851


15/02/2024 - 12.30.47

fonte: Gian Maria Brega giemmebrega@gmail.com


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