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Francesco Saraceno
Oltre le banche centrali
Inflazione, disuguaglianza
e politiche economiche
LUISS


Pianeta Libri news. Torino, 26 gennaio 2024 – John Maynard Keynes nel 1936 concludeva con queste parole la sua opera più famosa: “Gli uomini pratici che si ritengono completamente liberi da ogni influenza intellettuale sono generalmente schiavi di qualche economista defunto”. L’economista defunto di cui sono schiavi gli uomini pratici di oggi è il premio Nobel per l’economia Milton Friedman, al cui nome è associata, oltre a “imprese” di dubbio valore come quelle dei cosiddetti Chicago Boys, la controrivoluzione teorica che tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Ottanta del secolo scorso ha fatto tabula rasa delle idee keynesiane. Gli “uomini pratici” che (erroneamente) “si ritengono completamente liberi” sono oggi i banchieri centrali e molti esperti di economia. Dopo i “gloriosi Trenta”, e il lungo periodo di dominio della teoria keynesiana che ha seguito la crisi del 1929, Milton Friedman è stato il maggior artefice del ritorno in auge dell’idea che i mercati siano quasi sempre in grado di fare meglio della mano pubblica. Il nome dell’economista di Chicago è indissolubilmente legato alla teoria monetarista, che legava l’inflazione alla quantità di moneta in circolazione, dando quindi alle banche centrali la colpa di aumenti dei prezzi eccessivi (e, al contrario, il merito di tassi di inflazione moderati).

La bestia nera degli ultimi anni: l’inflazione

A corroborare, inoltre, il ritorno sulla scena di Friedman e delle sue idee è stata proprio l’inflazione che si è riaffacciata di recente, precisamente nel 2021. L’idea per cui questa è essenzialmente un fenomeno monetario è riapparsa prepotentemente, nonostante tutto sembrasse indicare che gli aumenti dei prezzi fossero legati a scarsità, colli di bottiglia, tensioni sui mercati dell’energia e dei beni alimentari. I prezzi hanno iniziato a impennarsi nel 2021 con la ripresa successiva alla pandemia e sono in seguito stati alimentati anche dalla crisi energetica e dall’invasione dell’Ucraina. La fiammata dei prezzi di energia e beni alimentari è durata poco più un anno, dalla metà del 2021 fino alla fine dell’estate del 2022, ma si è lentamente diffusa nell’economia. L’energia, infatti, è un input essenziale di produzione nei processi industriali e per molti servizi, che hanno quasi tutti visto i loro prezzi aumentare. Il biennio 2021-2022, in aggiunta, ha riportato in auge il termine stagflazione, la coesistenza di un’economia in stagnazione e prezzi che aumentano.

Il ruolo delle banche centrali

È certamente vero che, qualunque sia la natura della fiammata inflazionistica, le banche centrali possono riportare l’inflazione sotto controllo: contraendo l’offerta di moneta e aumentando i tassi di interesse possono, infatti, rendere più difficile e costoso per imprese e famiglie prendere in prestito per investimenti o consumi, più oneroso pagare i debiti, e più redditizio risparmiare. Tutto ciò riduce la domanda aggregata portando a una diminuzione del livello dei prezzi e a un aumento della disoccupazione. In altre parole, vi sono pochi dubbi sull’efficacia di una restrizione monetaria nel far fronte all’inflazione. Quello su cui oggi infuria la discussione è se, nella contingenza attuale, questa sia davvero la migliore opzione, il mezzo meno costoso, per riportare i prezzi sotto controllo; o se si possa invece fare ricorso ad altri strumenti senza infliggere all’economia un rallentamento o addirittura una recessione. Per rispondere a questa domanda è fondamentale, tuttavia, comprendere la natura dell’inflazione e i suoi comportamenti nel tempo in base alle diverse coordinate storico-economiche.

L'autore

Francesco Saraceno
è professore di macroe­conomia internazionale ed europea a Sciences Po e alla Luiss. È vicedirettore dell’OFCE, l’osservatorio francese di congiunture economiche, e membro del comitato scientifico della Luiss School of European Political Economy. Ha pubblicato il saggio La scienza inutile. Tutto quello che non abbiamo voluto imparare dall’economia (Luiss University Press, 2018). I suoi editoriali appaiono sul Sole 24 Ore.

Francesco Saraceno
Oltre le banche centrali
Inflazione, disuguaglianza e politiche economiche

Luiss University Press, Roma, 1ª edizione: agosto 2023
Collana: Koinè Forward
Tag: economia, economia italiana, europa, finanza
Formato: 15x21
Pagine: 200. Brossura fresata
paperback: 9788861059931
€ 18,00

ebook: 9791255960225
€ 9,99


26/01/2024 - 10.01.37

fonte: Luiss


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