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Scrittorincittà torna a Cuneo da mercoledì 17 a domenica 21 novembre 2021 per la sua XXIII edizione

Tra gli ospiti: Chiara Alessi, Viola Ardone, Ernesto Assante, Lorenzo Baglioni, Marco Bechis, Piero Boitani, Laura Boldrini, Luciano Canfora, Massimo Carlotto, Gianrico Carofiglio, Giuseppe Catozzella, Paolo Crepet, Maurizio Crosetti, Jeffery Deaver, Oscar Farinetti, Chiara Gamberale, Vera Gheno, Lilli Gruber, Simonetta Agnello Hornby, Marco Malvaldi, Michela Marzano, Ezio Mauro, Giovanni Muciaccia, Piergiorgio Odifreddi, Telmo Pievani, Romano Prodi, Michele Serra, Ingrid Seyman, Carlo Verdelli, Andrea Vitali

Pianeta Libri news. Torino, 4 novembre 2021 – Scrittorincittà torna a Cuneo da mercoledì 17 a domenica 21 novembre 2021 per la sua XXIII edizione. Il filo conduttore di quest’anno, intorno al quale autori italiani e stranieri saranno come sempre chiamati a esprimersi, riflettere, confrontarsi, è Scatti.

Come ogni anno scrittorincittà proporrà incontri, reading e laboratori per adulti, ragazzi e bambini con scrittori, giornalisti, artisti e protagonisti di tutti gli ambiti: dalla letteratura all'arte, dallo sport al cinema, dalla scienza alla musica. Quest’anno lo farà con modalità ibride, con alcuni incontri online e altri che tornano in presenza, diffusi in varie sedi della città di Cuneo, alcuni dei quali trasmessi anche in streaming per dar modo anche al pubblico lontano di seguire.

Il festival del Comune di Cuneo, in collaborazione con la Provincia di Cuneo e la Regione Piemonte, è organizzato dall’Assessorato per la Cultura del Comune di Cuneo e dalla Biblioteca civica. L'iniziativa è sostenuta dai main sponsor Fondazione CRC, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, dagli sponsor Open Baladin, We Cuneo, Confcommercio, Intesa San Paolo, dagli sponsor tecnici Birra Baladin, CIA Cuneo, Cuneo Rent, Informatica System, Castelmar, Coldiretti Cuneo, Campagna Amica, Acqua S.Bernardo, con la collaborazione di ABL-Associazione Amici delle Biblioteche e della Lettura, Promocuneo, BPER Banca, Associazione Librai Cuneo, ATL Cuneo, e il patrocinio della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea.

Il programma è a cura di Stefania Chiavero, Matteo Corradini, Raffaele Riba, Giorgio Scianna, Andrea Valente.

Il tema dell’edizione 2021: Scatti

Scatti come balzi, salti per andare avanti cambiando all’improvviso l’andatura. Dopo mesi di immobilità
fisica, di sospensione mentale, abbiamo bisogno di passi in avanti, di movimenti rapidi per rimettere il
mondo e noi stessi in un nuovo equilibrio. In fondo aveva ragione Albert Einstein: per mantenere l’equilibrio
devi muoverti. E ora è il momento dei velocisti, dei trapezisti, di chi ha la fantasia di lanciarsi, perché siamo
tutti ai blocchi di partenza, una nuova partenza.

Scatti in avanti per la scoperta, scatti d’ira contro le offese agli ultimi e scatti di orgoglio per riannodare la
giustizia. Accelerazioni per rimettere in sesto il pianeta o il pezzetto di pianeta intorno a noi, per provarci
almeno. Dobbiamo sfidare il tempo e lo spazio, come nei quadri di Boccioni, come nei racconti spiazzanti di
J.G. Ballard, come Ulisse ma con il casco da astronauta.

Scatti sono anche i clic delle istantanee – dell’universo e di casa nostra – perché la realtà è sempre più
complicata e ha bisogno di album infiniti per essere catturata. Otturatori sempre pronti a scattare, a
moltiplicare le immagini, e perché no, a impadronirsene di nascosto, approfittando dell’attimo. Scatti rubati.

Vivremo insieme i racconti, le inchieste, le scoperte di chi non si arrende ai limiti del presente, di chi guarda
o di chi ha guardato oltre, nel Medioevo, oggi o domani, avanzamenti fulminei che bruciano i tempi e che
vedono nella linea dell’orizzonte non il confine, ma l’inizio dell’avventura. Movimenti curiosi, rapidi. Scatti
che non hanno frontiere.

Protagonisti del festival sono autrici e autori che gli scatti provano a farli. Storie che si muovono in territori
inesplorati o racconti del nostro quotidiano catturati con occhi nuovi, coraggiosi.

Per i bambini, per i ragazzi gli scatti sono la vita stessa, il loro modo di stare al mondo. Dobbiamo solo
lasciar loro un po’ la mano quando la teniamo troppo stretta. E poi aiutarli a giocare alle fughe in avanti, a
buttarsi in uno spazio dove la bussola va ritrovata insieme.

È il momento di andare avanti, insieme: pronti agli scatti.

Gli ospiti della XXIII edizione

Ad aprire la XXIII edizione di scrittorincittà al Teatro Toselli, mercoledì 17 novembre alle 17.30, sarà
l’evento “Il museo a due voci”: Christian Greco, Direttore del Museo Egizio, ed Evelina Christillin,
Presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie, spalancheranno le porte dei musei mostrandoli
come luoghi della creazione della memoria collettiva ma anche come spazi di inclusione e di costruzione di
una cittadinanza attiva, in dialogo a partire dal loro libro Le memorie del futuro (Einaudi).

Ancora a proposito di arte, Luca Beatrice presenta Da che arte stai? (Rizzoli), un libro fondamentale sulle
regole dell'arte dal Novecento a oggi. E ci sarà anche Giovanni Muciaccia (Attacchi d’arte contemporanea,
Rizzoli) per raccontarle in modo semplice e coinvolgente, per insegnare a sperimentare e a divertirsi. Di
design parleranno invece Chiara Alessi, che ha scritto un libro sui piccoli oggetti di ogni giorno (Tante care
cose. Gli oggetti che ci hanno cambiato la vita, Longanesi, e Giosuè Boetto Cohen (Il giovane Giorgetto,
ASI Service), che ha raccolto le confidenze di Giorgetto Giugiaro, il “car designer del secolo”.

Scatti verso il futuro con Simone D’Antonio e Paolo Testa (Le città sono la soluzione. Un viaggio
nell'Italia dei comuni innovativi, Donzelli), che ci conducono in un viaggio di buone pratiche,
programmazione europea, rilancio economico e sociale. Con Pietro Trabucchi (Nelle tempeste del futuro,
Corbaccio), psicologo che da decenni si occupa di resilienza, motivazione e gestione dello stress, si discuterà
delle nuove competenze che dobbiamo acquisire per convivere con il mondo del futuro. Paolo Crepet (Oltre
la tempesta, Mondadori) ci invita a rimboccarci le maniche e a metterci al lavoro per costruire tutti insieme
un futuro migliore: uno sforzo collettivo, perché solo le relazioni potranno salvarci.

Un futuro che passa anche attraverso l’economia: incontriamo Alberto Dalmasso, fondatore di Satispay, che
in Vivi smart (Il Saggiatore) ci fornisce una guida per migliorare il mondo e la società rendendo il nostro
approccio al denaro sempre più agile, semplice e intelligente. Luciano Canova (Favolosa economia,
HarperCollins) cerca di spiegare con ironia una disciplina che riguarda tutti attraverso Alice nel Paese delle
Meraviglie, Guerre Stellari o i tre porcellini.

Di attualità si parla anche con Gian Carlo Caselli e Guido Lo Forte (La giustizia conviene. Il valore delle
regole raccontato ai ragazzi di ogni età, Piemme), due magistrati noti al grande pubblico per il loro impegno
contro le mafie e il terrorismo, che raccontano con chiarezza e passione il cuore del loro mestiere: il valore
della giustizia. Con Fabio Deotto (L’altro mondo, Bompiani) e Telmo Pievani (Viaggio nell'Italia
dell'Antropocene, Aboca), due viaggi, uno vero, l’altro immaginario, nella crisi climatica che ha già
cambiato per sempre il mondo, a partire dal giardino di casa nostra. Paolo Berizzi (È gradita la camicia
nera. Verona, la città laboratorio dell'estrema destra tra l'Italia e l'Europa, Rizzoli) racconta le vicende e le
contraddizioni di Verona, laboratorio dell’estrema destra di potere. Da Verona all’Europa con Romano
Prodi (Le immagini raccontano l’Europa, Rizzoli), già Presidente della Commissione Europea, che pur non
risparmiando uno sguardo lucido sulle contraddizioni e gli errori commessi negli anni, continua a credere e
sostenere il progetto che lui stesso ha contribuito a costruire. E dall’Europa all’Asia, o meglio, alla Cina, con
il giornalista Simone Pieranni (La Cina nuova, Laterza), che ci accompagna alla scoperta della Cina
contemporanea, quella che scopriamo appena ci immergiamo più a fondo nelle sue atmosfere e nella sua
cultura. Con Maya De Leo (Queer, Einaudi) una lettura inedita della storia contemporanea alla luce della
sessualità: dalle guerre mondiali al dopoguerra, dalla crisi dell'HIV fino alle nuove sfide degli anni Duemila
per le diverse identità LGBT+. Sandro Marenco (Dillo al prof, Salani) racconterà invece della sua
esperienza della pandemia: ha infatti creato una classe virtuale sui social, che si è allargata riunendo
centinaia di migliaia di ragazzi di ogni parte d’Italia, insieme a genitori, nonni, zii, per non cedere allo
smarrimento, per restare umani. Carlo Verdelli (Acido, Feltrinelli), infine, tramite quaranta articoli di
giornale ricostruisce i più famosi casi italiani, risolti o ancora aperti.

Scatti, o meglio balzi, sono quelli che ci fanno fare le atmosfere misteriose e thriller di alcuni romanzi:
Jeffery Deaver (Il visitatore notturno, Rizzoli) e Massimo Carlotto (E verrà un altro inverno, Rizzoli), due
maestri del genere, scandagliano gli abissi dell’animo umano. Simonetta Agnello Hornby (Punto pieno,
Feltrinelli) con l’omicidio di una domestica ci porta nel dramma e nel passato di una Sicilia fatta di famiglia,
di legami, di società da ricucire, attraverso un’originale e fortissima adunanza femminile. Fabiano Massimi
e Simona Tanzini, due dei vincitori del Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo 2021, ci raccontano i
colori del giallo: Viola (Simona Tanzini, Conosci l’estate, Sellerio), un «volto televisivo», una giornalista tv
con un disturbo della percezione, la sinestesia e la malattia dei «neuroni bucati», si trova coinvolta in un
crimine. Sigfried Sauer (Fabiano Massimi, L’angelo di Monaco e I demoni di Berlino, Longanesi) opera,
prima nelle file della Polizia di Monaco e poi in semiclandestinità a Berlino, negli anni dell’ascesa al potere
di Hitler. Un cadavere che scompare e riappare è protagonista del libro di Cristina Cassar Scalia (Il talento
del cappellano, Einaudi), ambientato sulle pendici dell’Etna. E gli omicidi su cui investigano i vecchietti del
BarLume non si fermano nemmeno in lockdown: Marco Malvaldi presenta Bolle di sapone (Sellerio).

A scrittorincittà si discuterà anche di donne, diritti e pari opportunità con scrittrici e scrittori, ma non solo:
Laura Boldrini con Questo non è normale (Chiarelettere) si propone di far riflettere sull’infinita serie di
automatismi, pregiudizi, modi di agire e di pensare che sono legati a una vecchia concezione delle donne e al
cosiddetto patriarcato. Viola Ardone, autrice di Oliva Denaro (Einaudi), racconterà la storia di una giovane
siciliana vittima di violenza e destinata a un matrimonio riparatore. Emanuela Zuccalà (Le guerre delle
donne, Infinito Edizioni) racconterà storie che toccano i nodi più serrati dei diritti femminili. Come lo è
quella di Diana, la protagonista de La ragazza della Locride (Iod) di Patrizia Starnone: nel corso della sua
vita si intrecciano le vicende dei diversi personaggi legati da un retaggio culturale e ambientale arcaico e
costrittivo, che influenza le vite di tutti e limita fortemente la libertà delle donne.

Scatti di gusto con Gian Piero Piretto (Eggs Benedict a Manhattan. Ricette metropolitane di un professore
poco ordinario, Raffaello Cortina), che si avventura in un itinerario gastronomico che sa di mercati e
fornelli, profumi, ironie, aneddoti quotidiani, reminiscenze, vita vissuta. Michele Antonio Fino e Anna
Claudia Cecconi (Gastronazionalismo, People) suggeriscono invece un approccio differente al concetto di
origine dei cibi, che fa dilagare fenomeni populisti e nazionalisti. In modo simile, Allan Bay (Nuova cucina
italiana, Il Saggiatore) si chiede se abbia ancora senso parlare di cucina regionale, mentre compone il più
completo ricettario della cucina italiana. Attraverso cinque diete eco carnivore o vegetali, Eliana Liotta (Il
cibo che ci salverà, La Nave di Teseo) aiuta a compiere quella svolta ecologica a tavola necessaria per
salvare la terra e per proteggere la salute. E un grande nome della “tavola italiana” come Oscar Farinetti si
racconta nella sua autobiografia Never quiet (Rizzoli).

Gli scatti sono anche quelli che facciamo, con energia, nello sport: Giacomo Pellizzari ci accompagna in un
viaggio in bicicletta a partire dal suo libro Tornanti e altri incantesimi (Damiani editore), con Paolo Pinzuti
e Paolo Ciaberta. Di bicicletta, come mezzo sostenibile, parlano anche Gianluca Santilli e Pierangelo
Soldavini (Bikeconomy, EGEA). Del caso Alex Schwazer, e di doping in generale, parla l’allenatore di
atletica Alessandro Donati (I signori del doping, Rizzoli). Maurizio Crosetti ripercorre le tracce del più
grande calciatore della storia, a partire dal suo libro Quando uccisero Maradona (Piemme).

Scatti sono quelli che dovremmo compiere verso l’altro, per raggiungerlo, comprenderlo. Raissa Russi e
Mohamed Ismail (Momo) Bayed (Di mondi diversi e anime affini, De Agostini) raccontano la storia di due
giovani che vivono in mondi radicalmente differenti, pur abitando nella stessa città. Pier Mario
Giovannone, poeta, scrittore per l’infanzia e musicista intorno alla sua ultima raccolta di poesie, Nel mare
degli esclusi dalla terra (Aragno). Federico Faloppa e Vera Gheno (Trovare le parole, Edizioni Gruppo
Abele) corrono attraverso 26 lettere dell’alfabeto – e 26 concetti chiave - affrontando i temi del linguaggio
plurale, la lotta ai pregiudizi e i discorsi d’odio.

Cinema, televisione e musica saranno protagonisti degli incontri di Simona Marchini (Corpo estraneo. La
mia vita tra arte, musica e teatro, Baldini + Castoldi), attrice e regista, che si racconta per la prima volta, tra
introspezione, ricordi, storia personale e familiare, e di Francesca Neri (Come carne viva, Rizzoli), attrice e
produttrice costretta a fermarsi per alcuni anni a causa di una malattia cronica e invalidante. Si parla di
cinema d’autore e cinema popolare con Giovanni De Luna (Cinema Italia. I film che hanno fatto gli italiani,
UTET). Il comico Antonio Ornano in Niente da perdere (Solferino) ci invita a uno spettacolo di fuochi
d’artificio, tra dirigenti-serpenti, vip capricciosi e una badilata di conti con il passato, inclusi scomodi segreti
di famiglia. Anche un grande autore televisivo, Pietro Galeotti (La riunione, Feltrinelli) racconta con ironia
il proprio mestiere e lo zoo di professionisti che abitano dietro i programmi tv.

Tre testimoni del Novecento – Nuto Revelli, Mario Rigoni Stern, Primo Levi – saranno protagonisti di una
serata all’Auditorium Varco, ricordati da Giuseppe Mendicino (Mario Rigoni Stern. Un ritratto, Laterza),
Marco Revelli e, in collegamento da remoto, Domenico Scarpa. Nel corso dell’evento verrà proiettata la
puntata della serie web Ricordati di non dimenticare di Daniela Giuffrida e Francesco Ghisi prodotta con Rai
Cultura. La serata è organizzata da Fondazione Nuto Revelli insieme ai Comitati nazionali dei tre centenari:
Primo Levi, Nuto Revelli e Mario Rigoni Stern, con la collaborazione dell’Associazione Culturale Gli
Spigolatori.

E ancora... incontri con i grandi della narrativa, italiani e stranieri: Martina Attili (Baci amari e musica
d’autore, Longanesi), Marco Amerighi (Randagi, Bollati Boringhieri), Fabio Bacà (Nova, Adelphi), Giulia
Caminito (L’acqua del lago non è mai dolce, Bompiani), Giuseppe Catozzella (Italiana, Mondadori),
Omar Di Monopoli (Brucia l’aria, Feltrinelli), Chiara Gamberale (Il grembo paterno, Feltrinelli),
Michela Marzano (Stirpe e vergogna, Rizzoli), Maurizio Mattiuzza (La Malaluna, Solferino), Daniele
Mencarelli (Sempre tornare, Mondadori), Davide Orecchio (Storia aperta, Bompiani), Raffaella
Romagnolo (Di luce propria, Mondadori), Irene Schiavetta (La tabacchiera di Otto Schmitt, edizioni Il
Ciliegio), Ingrid Seyman (La piccola conformista, Sellerio), Saverio Simonelli (Cercando Beethoven,
Fazi), Yuri Sterrore, in arte Gordon (Amici stretti, Rizzoli), Kawai Strong Washburn (Squali al tempo dei
salvatori, edizioni e/o), Maurizio Torchio (L’invulnerabile altrove, Einaudi), Andrea Vitali (La gita in
barchetta, Garzanti).

Spazio alla scienza con Amedeo Balbi (Inseguendo un raggio di luce, Rizzoli), Telmo Pievani (Serendipità.
L’inatteso nella scienza, Raffaello Cortina), Giovanni Caprara (Breve storia dello spazio, Salani), Cody
Cassidy (Eureka! Storia avventurosa delle scoperte, invenzioni e prime volte che hanno cambiato l’umanità,
Il Saggiatore). Con Gianrico Carofiglio (La nuova manomissione delle parole, Feltrinelli) una riflessione
sull’uso pubblico e privato del linguaggio. Luciano Canfora (Tucidide e il colpo di Stato, il Mulino)
racconta misteri e retroscena all’interno della congiura del 411 a.C. Con Sabino Cassese (Intellettuali, il
Mulino), il ruolo degli intellettuali nell’era del web. Una vertiginosa chiacchierata tra cielo e terra con il
climatologo Vincenzo Levizzani (Il libro delle nuvole, Il Saggiatore) e lo speleologo Francesco Sauro (Il
continente buio, Il Saggiatore). Alessandro Milan (Un giorno lo dirò al mondo, Mondadori) analizza il caso
del ventiseienne italo-americano Derek Rocco Barnabei, condannato a morte per violenza sessuale e
omicidio. Luciano Violante (Insegna Creonte. Tre errori nell'esercizio del potere, il Mulino) ripercorre gli
sbagli dei grandi leader nell’esercizio del potere. Si parla di viaggi con Claudio Pelizzeni (Sempre dalla
parte dei sogni, Sperling & Kupfer), Sara Melotti (La felicità è una scelta, Piemme) e Matteo Cavezzali
(Supercamper, Laterza), di oroscopi con Nina Segatori (Oroscopo letterario, Fabbri). Piero Boitani (10
lezioni sui classici, il Mulino) racconta i classici, Piergiorgio Odifreddi (Sorella scimmia, fratello verme,
Rizzoli) gli animali. Giovanni Grandi (Scusi per la pianta, UTET) ci invita a tenere a mente la necessità di
un’etica pubblica. Ezio Mauro (Lo scrittore senza nome, Feltrinelli) ricostruisce la vicenda dei due scrittori
russi, Andrej Sinjavskij e Yulij Daniel’, arrestati dal KGB. Lilli Gruber (La guerra dentro. Martha Gellhorn
e il dovere della verità, Rizzoli) racconta la vita di Gellhorn intrecciandola alla sua esperienza di
corrispondente, di battaglia in battaglia, attraverso la responsabilità del giornalismo in un tempo che ha più
che mai bisogno di verità. Per la prima volta Marco Bechis (La solitudine del sovversivo, Guanda) racconta
in un memoir la sua personale esperienza di desaparecido sopravvissuto.

Rendiconti

Rendiconti, Cuneo 2021 (Nerosubianco) è curato dalla Biblioteca civica. Stefania Chiavero, Piero Dadone,
Dora Damiano, Roberto Martelli e Valeria Nigro intervistano i protagonisti di tante esperienze che,
insieme, raccontano un anno della nostra città.

Musica e spettacoli

Non solo incontri con l’autore: mercoledì 17 in Sala San Giovanni scrittorincittà ospita il Concerto della
Fanfara della Brigata Alpina Taurinense che con un intervento davanti al Teatro Toselli apre
ufficialmente la XXIII edizione della manifestazione. Sempre mercoledì, al Teatro Toselli, Lorenzo
Baglioni nello spettacolo Selfie farà convivere la stand-up comedy di stampo americano con la comicità
italiana, e toscana in particolare, che affonda le radici negli stornelli e nell’irriverenza. Accompagnato dalle
sue canzoni suonate anche al festival di Sanremo, Baglioni parlerà di vita quotidiana, di piccole cose, di
Google e di corteggiamento, di internet e di condominio, ridendo e riflettendo. Giovedì 18 i Beatles saranno
protagonisti di una serata al Teatro Toselli: Ernesto Assante (Beatles, Laterza) ci fa da guida attraverso gli
anni dei Beatles, degli Wings e del successo solista di un uomo che ha segnato un’intera epoca,
accompagnato dalle canzoni dei fab four che escono dalle casse dei Revolver, una delle migliori formazioni
tra quelle che rifanno i Beatles come i Beatles. Ancora un momento musicale sabato 20 all’Open Baladin: un
live duo tra il beat-maker e bassista Moonbrew e l’organista e tastierista Paolo Apollo Negri. Due mondi
che si uniscono e che insieme acquistano nuovi significati: l'hip-hop che incontra il funk, il pop che si fonde
col jazz, l'attitudine della vecchia scuola esaltata da nuove possibilità sonore, il suono urbano lanciato nello
spazio. Ancora sabato 20, al Teatro Toselli, la musica della tradizione mediterranea dei Fandujo, tra ritmi,
melodie e voci che cantano, ci accompagna nel bosco dei sogni, là dove Michele Serra (Osso, con le
illustrazioni di Alessandro Sanna, Feltrinelli) ci racconta una storia avvenuta oggi e insieme antichissima, la
storia dell’umanità e della natura che la circonda. Domenica 21, all’Open Baladin, live di Giovanni Anselmi
(chitarra e voce) e Simona Zeccone (voce): chitarra acustica, basso e stomp box, assieme alle voci, in un
sound minimale ed inevitabilmente nuovo che riesce a legare canzoni provenienti dal passato e dal presente.

E non potevano mancare incontri dedicati al settimo centenario della nascita di Dante Alighieri: sabato 20 in
Sala San Giovanni Daniele Aristarco (La Divina Commedia. Il primo passo nella selva oscura, Einaudi
Ragazzi) condurrà i giovani e le giovani presenti attraverso la selva oscura, alla ricerca di un percorso
possibile in questa Commedia che chiamiamo "vita", accompagnato dalle musiche di Giufà Galati,
composte per l'occasione ed eseguite dal vivo. Domenica 21, al Teatro Toselli, è la volta di Gek Tessaro,
con cui ci immergiamo nell’Inferno di Durante, Dante, Alighieri. Durante, un nome, un destino: qualcuno
che rimane, che resiste al tempo. E il viaggio, disegnato, diventa fermo immagine, scatto. Regia di Lella
Marazzini. Un appuntamento dedicato a Emma Meineri e Giovanna Ferro.

Il Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo

Scrittorincittà come sempre dà voce e fa conoscere ai lettori gli autori che nell'ultimo anno hanno esordito
nella narrativa in lingua italiana. Il vincitore del Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo di
quest’anno è L’angelo di Monaco di Fabiano Massimi (Longanesi). Come ogni anno il vincitore, insieme
agli altri autori segnalati per il Premio – Simona Tanzini (Conosci l’estate?, Sellerio), Maurizio Mattiuzza
(La malaluna, Solferino), Martina Attili (Baci amari e musica d’autore, Longanesi) – e all’autore
selezionato dalle scuole tra le proposte del Festival du premier roman de Chambéry, Laurent
Petitmangin (Ce qu'il faut de nuit, La manufacture de livres), incontreranno i lettori venerdì 19 alle ore 18,
presieduti da Cristina Clerico. In collaborazione con Coldiretti Cuneo.

“B&B: Book&Breakfast” e Tè letterari
Quest’anno tornano dal vivo le colazioni nella storica cornice dell’Open Baladin, a cui si affiancano anche
dei tè letterari, per grandi e piccini: venerdì 19, proiezione del documentario King Hair, girato nella
primavera 2021 e presentato in anteprima a scrittorincittà, prodotto in collaborazione con il SAI - Sistema
Accoglienza Integrazione di Cuneo. Intervengono i protagonisti e i registi. Sabato 20, incontro con
Massimiliano Tappari (Infanzia di un fotografo, Topipittori) in un viaggio per immagini e parole
dall’infanzia a oggi e viceversa. Sempre sabato 20, l’Open Baladin apre le sue porte anche a un “tè
letterario”: Chiara Codecà chiacchiererà con il pubblico sui due straordinari universi narrativi di J.R.R.
Tolkien e Frank Herbert, per scoprire cosa li rende unici e di successo sulla pagina e al cinema. Domenica
21, incontro con Petra Cola (La maestra silenziosa, Rizzoli) sulle bellezze della montagna. Nel pomeriggio,
un altro tè letterario, di nuovo in compagnia di Chiara Codecà, per scoprire tutto quello che non sappiamo
su Agatha Christie, la Regina del Giallo. Per i più piccoli, letture musicate con Giuditta Campello e
Claudio Cornelli e favole raccontate da Andrea Valente, per fare una scorpacciata di storie a merenda.

Concorso Lingua Madre

Da sedici anni il Concorso letterario nazionale Lingua Madre raccoglie le storie delle donne migranti che
attraverso la scrittura e la fotografia danno espressione a sentimenti, testimonianze, memorie. Uno sguardo, il
loro, lucido e autentico della società in cui tutte e tutti viviamo, che pur riconoscendone luci e ombre non
smette mai di guardare con speranza al futuro. Un vero e proprio patrimonio di racconti e immagini, in cui le
donne delineano nuove modalità per vivere il e nel mondo, forti della differenza che da sempre le
contraddistingue. Venerdì 19 novembre alle 18.30, in live streaming, un dialogo con le vincitrici della XVI
edizione del Concorso Natalia Marraffini (Primo Premio) e Manijeh Moshtagh Khorasani (Premio
Speciale Fondazione Sandretto Re Rebaudengo). Modera Daniela Finocchi.

Gli appuntamenti per bambini e ragazzi

Scrittorincittà è l'unico festival in Italia che dedica uguale spazio agli appuntamenti per i ragazzi e a quelli
per il pubblico adulto, anche grazie a un ricco programma per le scuole: circa 70 incontri, destinati alle
scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado. Anche quest’anno, scrittorincittà offre
un ricco calendario di appuntamenti per tutte le età, in diverse modalità di partecipazione: molti incontri
avverranno in presenza, presso la Biblioteca 0-18, la Sala Polivalente del Palazzo Santa Croce,
l’Auditorium Varco, il Cinema Monviso e la Sala San Giovanni. Una serie di incontri è prevista
esclusivamente online, altri in modalità ibrida: con pubblico in sala e contemporaneamente la possibilità di
seguire l’evento online.

Il programma completo è disponibile sul sito: www.scrittorincitta.it

Ufficio Stampa Stilema - tel. 0115624259
Roberta Canevari canevari@stilema-to.it – tel. 3356585866
Simona Oliva stampa@stilema-to.it – tel. 3894886947

Il festival

Nato nel 1999 come Festa europea degli autori, scrittorincittà è una manifestazione dedicata al
mondo dei libri che si pone come obiettivo quello di ridurre le distanze tra pubblico e autori. Ogni
anno, a novembre, a Cuneo, scrittori e personalità del mondo della cultura, di fama nazionale e
internazionale, sono chiamati a dialogare con il pubblico e a riflettere su tematiche di attualità,
prendendo spunto dal tema principale del festival, diverso di edizione in edizione.

Organizzato dall'Assessorato per la Cultura del Comune di Cuneo e dalla Biblioteca civica, il
festival è un'iniziativa del Comune di Cuneo, in collaborazione con la Provincia di Cuneo e la
Regione Piemonte.

Fin dagli esordi scrittorincittà ha visto nella testimonianza della letteratura l'elemento in grado di
carpire i vari aspetti della nostra società: dalla scienza alla religione, dall’economia alla politica,
dalla cultura al costume, cercando di non venire meno al necessario equilibrio tra retrospettiva e
prospettiva. La letteratura che ha fatto storia e quella intenta a cogliere il suo prossimo svolgersi si
raccontano in una fitta serie di eventi, insieme a personaggi che hanno dedicato la propria vita a
narrare storie, per iscritto, con il corpo e con la voce.

Scrittorincittà è stata sempre il momento di massima visibilità, la sintesi, di un percorso di
promozione della lettura che coinvolge tutta la città, lungo tutto l’anno. La sinergia tra le
biblioteche e la manifestazione ha regalato a Cuneo il Premio Andersen 2012 per la promozione
della lettura e, nel 2017, una nuova Biblioteca per la fascia 0-18, con l’intenzione, da parte
dell’amministrazione, di mettere in cantiere la nuova sede per tutta la Biblioteca civica.

La storia del festival

La prima edizione della Festa europea degli autori (1999) ha ospitato 86 autori di tre diverse
nazionalità: italiana, francese, belga. Per tre giorni Cuneo si è animata grazie a tavole rotonde,
conferenze, caffè letterari, serate di gala. La sede, una tensostruttura di oltre 1.500 mq collocata
nell'asse stradale di Piazza Europa, ha ospitato i libri degli autori presenti in fiera e una sala
conferenze di circa 60 posti. Il tema erano le letterature tra nord e sud.

Nel 2000, la seconda edizione della Festa Europea degli Autori ha ospitato 144 autori di lingua
italiana, francese e spagnola. Gli incontri, organizzati in quattro giorni di manifestazione attorno al
tema Il viaggio e il sogno, sono stati 60; tre le mostre; la sede si è sdoppiata: ancora una volta la
tensostruttura sul sagrato di piazza Europa ma anche il Centro Incontri della Provincia di Cuneo. La
manifestazione ha registrato circa 12.000 presenze e ha contato sul supporto di 400 volontari.

Il festival cresce: la terza Festa Europea degli Autori – dedicata a Isole (geografiche, culturali,
letterarie, sociali) – ha visto l'intervento di 145 tra scrittori, giornalisti e coordinatori; quattro mostre
tematiche di fotografie, disegni, fumetti e dipinti; e migliaia di persone da tutta la Provincia, dal
Piemonte, dalla Liguria, dal dipartimento francese delle Alpi Marittime.

Nel 2002 (tema Paure), si amplia il bacino di provenienza degli autori: non solo più Italia, Francia e
Spagna, ma anche Inghilterra, Algeria, Svizzera e Stati Uniti d'America. Il numero di sedi cresce;
molti gli incontri che registrano il tutto esaurito. Grande successo hanno le iniziative per bambini e
ragazzi nelle scuole e presso il Centro Incontri dove per la prima volta viene attrezzata una Sala
Ragazzi a loro interamente dedicata.

Nel 2003, dopo quattro edizioni, la Festa Europea degli Autori ha deciso di rinnovarsi, prima di
tutto cambiando nome: nasce scrittorincittà, una tre giorni dedicata al tema dei Confini. Nel 2004 è
la volta dei Luoghi della Libertà, mentre nel 2005 gli oltre 70 relatori coinvolti sono chiamati a
discutere di Passioni. Il palinsesto è sempre più vario: agli incontri con gli autori, alle mostre e ai
laboratori per ragazzi, si aggiungono le proiezioni cinematografiche.

Dopo i Passaggi del 2006, un'edizione-orologio che con il tema In questo preciso momento rompe
con le consuete scelte tematiche spostando in maniera radicale l'attenzione sul tempo presente,
senza però tralasciare il passato, a cui guarda celebrando le ricorrenze storiche (i trent'anni dal 1977,
gli ottanta di Sacco e Vanzetti, i quaranta dalla morte di Che Guevara).

Ai bordi dell'infinito (2008) il festival festeggia i dieci anni di attività e nel 2009 riparte con Luci nel
buio, le luci dell'intelligenza, ma anche del coraggio civile, della ricerca scientifica, della scoperta,
dell'invenzione linguistica. Numerosi gli ospiti tra cui Quino, il “papà” di Mafalda, Margherita
Hack, Beppino Englaro, Sergio Staino, Michele Serra e quattro Premi Andersen nel programma
bambini-ragazzi.

Idoli nel 2010, Orizzonti verticali nel 2011, Senza Fiato nel 2012, il festival festeggia quindici anni
nel 2013 con Terra, terra!: 185 ospiti, 5 mostre, 3 film proiettati e 31.500 presenze.

Colori per parlare di uomini, donne e ragazzi, per viaggiare dentro di sé, per dar forma a pensieri e
sentimenti e raccontare la bellezza di un incontro; Dispari come l'anno 2015, come la prima pagina
di un libro, come l'io inteso come uno; Ricreazione – il festival diventa maggiorenne – è una dedica
al futuro, alla vita che verrà e a ciò che saremo, è novità, è rinnovamento, è il senso della fantasia,
della creatività e della creazione in genere; Briciole (2017), un titolo che richiama alla riflessione
intorno alla responsabilità e al gusto delle cose che facciamo, ciascuna briciola è parte di un tutto, è
piccola e significativa insieme; per gli adulti è la strada da tracciare o da ritrovare, l'importanza
dell'unità e della dignità umana; per i bambini e i ragazzi è la strada delle fiabe, dei libri, dei
racconti, dell’espressione di sé più libera e autentica.

Il tema del 2018 è stato Venti, come gli anni di scrittorincittà, venti a favore e venti contrari: una
parola che esce dal numero e diventa altro, accende l’immagine del vento, che soffia, che muove le cose,
che permette ad altro di muoversi, viaggiare, partire.

Nel 2019 l’edizione è stata dedicata alle Voci, per festeggiare il pensiero e la condivisione, la possibilità
un po’ sognata e un po’ realizzata che voci diverse possano convivere, fare comunità, trovare ascolto e
comprensione.

Nel complesso e delicatissimo 2020, nonostante i forti limiti imposti dall’emergenza Coronavirus,
la squadra di scrittorincittà ha portato avanti le consuete iniziative di avvicinamento alla
manifestazione proponendo un festival interamente in digitale, aprendosi a tutto il territorio
nazionale e raggiungendo risultati inaspettati. Filo conduttore è stato Prossimo, tema scelto in tempi
non sospetti e che lo stile di vita dettato dal Covid ha infuso di nuovi importanti significati e
accezioni, come vicinanza, inevitabilità, attesa, speranza.

La XXIII edizione di scrittorincittà si colloca nel giro di boa dell'emergenza sanitaria. Nonostante
alcune, inevitabili limitazioni persistano per poter garantire la sicurezza di tutti, il ritorno allo stile
di vita di sempre, fatto di interazioni, vicinanza e contatto, è dritto di fronte a noi, così vicino da
poterlo toccare: basta uno scatto in avanti. Ed è proprio Scatti il tema scelto per il 2021, scatti in
avanti per la scoperta, scatti d’ira contro le offese agli ultimi e scatti di orgoglio per riannodare la
giustizia. Scatti come i clic delle istantanee – dell’universo e di casa nostra - perché la realtà è
sempre più complicata e ha bisogno di album infiniti per essere catturata. Scatti rubati. Scatti che
non hanno frontiere. Protagonisti del festival sono autrici e autori che gli scatti provano a farli,
storie che si muovono in territori inesplorati o racconti del nostro quotidiano catturati con occhi
nuovi, coraggiosi. Per i bambini, per i ragazzi gli scatti sono la vita stessa, il loro modo di stare al
mondo. È il momento di andare avanti, insieme: pronti agli scatti.

Ufficio Stampa Stilema - tel. 0115624259
Roberta Canevari canevari@stilema-to.it – tel. 3356585866
Simona Oliva stampa@stilema-to.it – tel. 3894886947


04/11/2021 - 10.34.10

fonte: Ufficio Stampa Stilema ufficiostampa@stilema-to.it


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