THE DREAMERS, 58th October Salon | Biennale di Belgrado 2021, in corso fino al 22 agosto 2021, nel racconto dei curatori Ilaria Marotta e Andrea Baccin
| | PRISMA news. Torino, 24 luglio 2021 – L’apertura di The Dreamers ha dato fiato a una polifonia di voci e a un sorprendente ritmo di opere, grazie al coinvolgimento di oltre 60 artisti che ha dato un giro di volta allo storico October Salon, nato nei primi anni Sessanta. Con questa edizione abbiamo portato molti degli artisti a lavorare sulla città, negli spazi pubblici, nel parco del Museo della Yugoslavia, e persino nelle abitazioni private, attivando collaborazioni con piattaforme media come la tv serba RTS3 e Radio Belgrade Channel 2, muovendoci negli spazi del Cultural Centre di Belgrado e in quelli della venue principale il Belgrade City Museum, storico edificio militare dal fascino decadente. Sulla facciata del palazzo campeggia imponente la bandiera realizzata da David Horvitz, Give Us Back Our Stars, cucita a mano da Shkurte Halilaj, la madre di Petrit Halilaj, artista che ha rinunciato alla propria partecipazione a causa del fatto che il Kosovo, suo paese di nascita, non sia riconosciuto dalla Serbia. Un’opera che rappresenta un po’ il simbolo del valicamento nel mondo dei sogni, una soglia che viene varcata entrando nel portone dell’edificio e indica un attraversamento storico, geografico, politico e culturale. Come le porte di The Matrix la mostra porta il visitatore in mondi diversi e paralleli, che vivono “ovunque e ora”. La mostra presenta la premiere mondiale di importanti produzioni di artisti con i quali abbiamo attivato lunghe collaborazioni: e così il cielo losangelino di Alex Israel spicca con i toni dell’azzurro e del rosa nel cielo afoso di Belgrado, mentre la costellazione di poster di Aleksandra Domanovic, che si palesa inaspettatamente in ogni angolo della città, mette in discussione la capacità di osservazione dello spettatore, e ci ricorda la convivenza di lingue e culture diverse nell’area dei Balcani. Le performance hanno ritmato i giorni di apertura come l’incursione notturna di Max Hooper Schneider e della band locale Pshycotherapyche che ha aperto ufficialmente il Salon, quelle delle artiste serbe Sanja Copic e Sonja Radakovic, quella di Davide Balula in cui performer in fattezza di uccelli si mischiavano al pubblico, o quella di Invernomuto realizzata al Branko’s Bridge. L’emozione ha tradito anche noi attraversando il corridoio di dentature di Wong Ping, le pareti rocciose di Jean-Marie Appriou, la foresta incantata di Daniel Steegman Mangranée, il mondo fiabesco di Precious Okoyomon, o la stanza assoluta di Claudia Comte, opere che sembrano parlarci da sempre, che toccano le corde più autentiche, i legami familiari, la sfera animale, l’ignoto. Il suono è tra i protagonisti della mostra, in un equilibrio di risonanze, di pieni e di vuoti, di voci e rumori, in una eco che accompagna il pubblico in tutto il percorso, tra le note melodiche di Blue Moon di Alex Da Corte che invadono gli spazi del museo, le strade di Belgrado e ogni sera alle 20.55 (su RTS3) le abitazioni private, o l’installazione di Pierre Huyghe, che nell’echeggiare John Cage (Dream, 1948) crea, con i suoi 48 wind chime allestiti tra gli alberi del parco del Museo della Yugoslavia, un mondo di magia, un bosco incantato, un luogo sospeso...
ARTISTI PARTECIPANTI Jean-Marie Appriou, 1986; Marija Avramovice Sam Twidale, 1989/1988; Trisha Baga, 1985; Davide Balula, 1978; Will Benedict, 1978; Cecilia Bengolea, 1979; James Bridle, 1980; Dora Budor, 1984; Elaine Cameron-Weir, 1985; Ian Cheng, 1984; Claudia Comte, 1983; Sanja Copic, 1992; Matt Copson, 1992; Vuk Cosic, 1966; Vuk Cuk, 1987; Alex Da Corte, 1980; Jeremy Deller e Cecilia Bengolea, 1966/1979; Simon Denny, 1982; Nicolas Deshayes, 1983; DIS (Lauren Boyle, Solomon Chase, Marco Roso, David Toro), 2010; Aleksandra Domanovic, 1981; David Douard, 1983; Cécile B. Evans, 1983; Cao Fei, 1978; Cyprien Gaillard, 1980; Nenad Gajic, 1982; Camille Henrot, 1978; David Horvitz, 1974; Klára Hosnedlová, 1990; Marguerite Humeau, 1986; Than Hussein Clark, 1981; Pierre Huyghe, 1962; Invernomuto (Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi), 2003; Alex Israel, 1982; Melike Kara, 1985; Nadežda Kircanski, 1992; Josh Kline, 1979; Oliver Laric, 1981; Mark Leckey, 1964; Hannah Levy, 1991; Hana Miletic, 1982; Ebecho Muslimova, 1984; Katja Novitskova, 1984; Precious Okoyomon, 1993; Wong Ping, 1984; Sonja Radakovic, 1989; Jon Rafman, 1981; Anri Sala, 1974; Bojan Šarcevic, 1974; Max Hooper Schneider, 1982; Augustas Serapinas, 1990; Igor Simic, 1988; Marianna Simnett, 1986; Emily Mae Smith, 1979; Colin Snapp con Mauro Hertig, 1982/1989; Daniel Steegmann Mangrané, 1977; Diamond Stingily, 1990; Jenna Sutela, 1983; Nora Turato, 1991; Nico Vascellari, 1976; Jordan Wolfson, 1980; Guan Xiao, 1983.
THE DREAMERS 58th October Salon | Biennale di Belgrado 2021 Fino al 22 agosto 2021 http://www.oktobarskisalon.org | www.kcb.org.rs #58thOctoberSalon #BelgradeBiennale2021 #TheDreamers2021 Ufficio Stampa Lara Facco P&C Viale Papiniano, 42 20123 Milano, Italia T. +39 02 36565133 | +39 349 2529989 E. press@larafacco.com Francesca Battello | M. +39 333 2048934 | E. francesca@larafacco.com Giulia Notarpietro | M. +39 348 5464089 | E. giulia@larafacco.com CULTURAL CENTRE OF BELGRADE Ufficio Stampa e comunicazione Barbara Garcevic Knez Mihailvoa 6/I 11000 Belgrado, Serbia T. +381 11 2621469 E. barbara.garcevic@kcb.rs
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