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Batterie al litio: il piano di produzione integrato MIDAC diventa di interesse comune europeo. Tra Soave e Cremona nascerà così il primo impianto di produzione batterie litio integrato in Italia

L’azienda veronese, tra i partecipanti al secondo Importante Progetto di Interesse Comune Europeo (IPCEI) sulle batterie di nuova generazione, ottiene un investimento complessivo di 104 milioni di euro per tre progetti innovativi

Pianeta Impresa news. Torino, 10 febbraio 2021 – Nell'Europa attraversata dalla pandemia c'è un'industria che continua a investire e creare posti di lavoro: quella delle batterie agli ioni di litio. Favorendo la transizione dai combustibili fossili verso un'energia più pulita, questa filiera risponde pienamente all’ambizioso obiettivo europeo del Green Deal, che mira alla neutralità climatica nel 2050. Per sostenere questo settore strategico, la Commissione Europea ha dato il via libera alla seconda tranche di finanziamenti per Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (IPCEI) sulle batterie di nuova generazione (2,9 miliardi di euro), attribuiti dopo attenta selezione a 42 aziende europee del settore.

Una di queste è Midac Batteries Spa, fondata da Santo Mastrotto e guidata da Filippo Girardi, presidente e AD, che ha ottenuto il via libera per lo sviluppo di tre progetti innovativi relativi alla produzione, al riutilizzo e alla gestione sostenibile del fine vita delle batterie al litio. Questi progetti permetteranno all’azienda di realizzare il primo impianto di produzione batterie litio integrato in Italia, per un investimento complessivo di 104 milioni di euro. L’azienda così sarà in grado di produrre le proprie batterie al litio con il riutilizzo delle materie prime derivanti dal riciclo delle batterie esauste, conformemente ai principi della circolar economy, garantendo così il rispetto della filosofia “verde” di Midac.
In particolare, il primo progetto riguarda il processo di selezione e recupero delle batterie a fine vita, che consente di inviare quelle non riutilizzabili ad un impianto di riciclo con una capacità pari a 30.000 ton/anno e di utilizzare quelle ancora funzionanti in applicazioni less demanding. In questo modo le batterie possono vivere una seconda vita, riducendo l’impatto ambientale e aumentando le percentuali dei materiali recuperati dal 60% a oltre il 90%. Le attività di riciclo e riuso saranno sviluppate in collaborazione con aziende partner, tra le quali Enel X.

Il secondo progetto riguarda lo sviluppo di un nuovo impianto di produzione delle celle basata sulla tecnologia di terza e quarta generazione, che consentono ricariche più rapide, autonomia e sicurezza maggiori. Queste saranno poi destinate al nuovo reparto di assemblaggio batterie di Soave e a quello di Cremona da utilizzare in applicazioni automotive, Material Handling e di reserve power.

Il terzo progetto è relativo allo sviluppo dell’elettronica di gestione delle batterie, che, grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale, permetterà di allungarne la vita. Le batterie saranno dotate anche di sistemi IoT per facilitarne l’uso da parte dei clienti finali.

Il piano di realizzazione del nuovo impianto, della durata complessiva di 7 anni, rappresenta un’irripetibile occasione per l’azienda e per l’intero comparto italiano ed europeo per ricavarsi un ruolo da protagonista nel settore della tecnologia di accumulo agli ioni di litio, e per sviluppare, anche in Europa, l’intera filiera tecnologica che ruota attorno a questa tecnologia così strategica.

«Siamo entusiasti ed orgogliosi di poter fornire, anche grazie a questo progetto, il nostro contributo per lo sviluppo della filiera tecnologica del litio in Europa – sottolinea il Presidente Filippo Girardie di poter continuare a perseguire i nostri obiettivi di innovazione e sostenibilità ambientale nel comparto delle batterie. Ringraziamo il Ministero dello Sviluppo Economico per averci supportato in tutte le fasi del progetto e la Commissione Europea per l’opportunità di crescita che ha offerto alla nostra società con l’approvazione del nostro progetto, avendolo ritenuto degno e utile allo sviluppo dell’intera comunità europea».

Midac SpA, al primo posto in Italia per la produzione di batterie industriali per carrelli elevatori e al secondo per la produzione di batterie di avviamento per automobili e camion, ha sede principale a Soave (VR), uno stabilimento a Cremona e uno a Torino. Nata nel 1989 per volontà di Santo Mastrotto, fondatore dell’omonimo gruppo, uno dei più importanti riferimenti mondiali nel settore della lavorazione di pelli, dal 1992 è specializzata nella produzione di accumulatori piombo-acido per avviamento e per trazione elettrica. Il processo di internazionalizzazione - iniziato nel 2001 con la fondazione di Midac Deutschland, proseguito nel 2004 con la creazione della nuova filiale Midac France, nel 2011 Midac Nederland, nel 2012 Midac United Kingdom, nel 2014 Midac Australia e con l’acquisizione della svedese Batteriunion AB, oggi Midac Nordic - ha portato l’azienda a divenire leader a livello europeo ed a iniziare a ritagliarsi uno spazio a livello mondiale.


Giulia Lucchini
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10/02/2021 - 10.22.26

fonte: Giulia Lucchini giulia.lucchini@myprlab.it


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