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SIMA calcola i benefici per l'ambiente legati a possibile razionamento dell'energia. Con embargo gas Russia fino a 12 milioni di tonnellaste in meno di CO2 in atmosfera. Abbattimento emissioni anche per polveri sottili. E se temperature dei riscaldamenti ridotte di 1 grado negli edifici pubblici e nelle abitazioni private: -2 mln di tonnellalte di CO2


PRISMA news. Torino, 21 aprile 2022 – Un eventuale embargo del gas russo produrrebbe in Italia un abbattimento delle emissioni inquinanti, e fino a -12 milioni di tonnellate di CO2 in atmosfera. Lo afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), che ha elaborato uno studio per capire come lo stop alle importazioni del gas russo potrebbe influire sull’ambiente e sull’aria che respiriamo.

La ricerca di SIMA considera due scenari caratterizzati da una riduzione delle forniture energetiche verso attività produttive, condomini e abitazioni private, escludendo il comparto dei trasporti.

Nella prima ipotesi, una riduzione dei consumi energetici del 25% rispetto agli standard attuali in industrie, attività e case private, e per la durata complessiva di 3 mesi, determinerebbe una diminuzione delle emissioni di CO2 in atmosfera pari a circa 9 milioni di tonnellate.

Nel caso in cui il razionamento energetico fosse più pesante e pari al 33% dei consumi attuali di luce e gas, l’abbattimento delle emissioni di CO2 raggiungerebbe il record di 12 milioni di tonnellate in 3 mesi – stima SIMA.

I vantaggi per l’ambiente interesserebbero però anche altri inquinanti: il comparto “residenziale” è responsabile da solo del 64% della quantità di PM2,5 prodotta e liberata in atmosfera, e del 53% di PM10. Una riduzione del consumo di gas naturale per i riscaldamenti degli edifici porterebbe ad una conseguente riduzione anche delle emissioni di polveri sottili nell’aria – analizza la Società Italiana di Medicina Ambientale.

Lo studio calcola poi i benefici legati ad una riduzione delle temperature dei riscaldamenti negli edifici pubblici e nelle abitazioni private: un calo di 1° C negli impianti di riscaldamento rappresenta un risparmio di circa il 7% sulle emissioni di CO2, pari a -2 milioni di tonnellate immesse in atmosfera.

“Un eventuale embargo del gas russo, se non accompagnato da soluzioni per coprire il fabbisogno energetico nazionale, porterebbe inevitabilmente ad una riduzione delle forniture di luce e gas a partire dal prossimo autunno, come previsto del resto dal Piano di emergenza nazionale sul gas – afferma il presidente SIMA, Alessandro Miani –. Una riduzione che avrebbe innegabili effetti positivi sull’ambiente e, quindi, sulla salute umana, a patto tuttavia che il Governo non sostituisca il gas russo con un ritorno al carbone: una ipotesi che rappresenterebbe un enorme danno sul piano ambientale, con un conseguente aumento delle emissioni inquinanti in atmosfera.”

RIDUZIONI CO2 NELL’ARIA:
con razionamento energia del 25% per 3 mesi: -9 milioni di tonnellate
con razionamento energia del 33% per 3 mesi: -12 milioni di tonnellate
1° C in meno nei riscaldamenti negli edifici pubblici e nelle abitazioni: -2 milioni di tonnellate

Per informazioni e interviste cell. +39 335 870 0135


21/04/2022 - 10:20:51

source: Ufficio Stampa SIMA - Società Italiana di Medicina Ambientale ufficiostampa@simaitalia.org


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