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Edited by
Joachim von Brown
Peter K.A. Turkson
Food and Humanitarian Crises:
Science and Policies
for Prevention and Mitigation

Libreria Editrice Vaticana


Pianeta Libri news. Torino, 6 giugno 2025 –

Premessa

In un’epoca in cui si continuano a considerare sacri alcuni testi che veicolano immagini di un Dio tribale e bellicoso, pronto a comandare lo sterminio di interi popoli per favorire la conquista dei loro territori da parte di un altro popolo, emerge con ancora maggiore forza il valore di un volume come Food and Humanitarian Crises: Science and Policies for Prevention and Mitigation, curato dalla Pontificia Academia Scientiarum e pubblicato dalla stessa insieme alla Libreria Editrice Vaticana. Un libro che, meglio di certe antiche narrazioni, ci avvicina al senso più alto del divino e, meglio di tante vuote liturgie, è preghiera: quella che con l'ausilio della scienza agisce nella realtà, esercitando la solidarietà e la responsabilità verso i più deboli e bisognosi di aiuto.

Per chi crede, a mio avviso, la parola di Dio si deve riconoscere anzitutto nella realtà del mondo di cui siamo parte, attraverso le conquiste della conoscenza umana prodotte dalla ricerca scientifica, umile e sempre aperta alla revisione e arricchimento dei propri risultati. In questa prospettiva, anche l’impegno scientifico e operativo di tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo volume può essere considerato una autorevole e ammirevole lettura della parola di Dio e una forma alta di preghiera, che si incarna nel servizio disinteressato all’umanità sofferente.

In modo mirabile, il teologo gesuita Karl Rahner, in un passaggio illuminante scrisse: «La preghiera autentica non è necessariamente fatta di parole; è anche azione, lavoro, dedizione totale nella fede, nella speranza e nella carità».
A sua volta, Edith Stein, filosofa e mistica, scriveva «la scienza deve diventare preghiera; allora essa sarà capace di trasformare il mondo».
E ancora, il gesuita François Euvé, direttore della rivista Études, ha affermato che «la scienza, se condotta con umiltà, rigore e apertura al bene comune, può diventare una forma di ascesi e di lode, un itinerario spirituale che porta verso Dio».

Appunto la direzione in cui si muove questo volume straordinario, che penso meriti l’applauso più convinto anche da parte di chi non si riconosce in un'appartenenza religiosa, ma apprezza il valore umano e spirituale di una conoscenza che produce amore e solidarietà verso l'altro da te.

Struttura e contenuti principali del libro

Il volume raccoglie gli atti del workshop tenutosi il 9-10 maggio 2023 alla Casina Pio IV in Vaticano e organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze in collaborazione con la FAO e altre organizzazioni internazionali. Obiettivo principale: affrontare le attuali crisi alimentari e umanitarie attraverso un approccio scientifico e multidisciplinare, proponendo soluzioni concrete per la loro prevenzione e la mitigazione.

Il libro è suddiviso nelle cinque sessioni tematiche del workshop, ciascuna delle quali ha affrontato aspetti specifici delle crisi alimentari e umanitarie:

Sessione 1: La scala, le conseguenze e le cause delle crisi alimentari e umanitarie

• Cindy McCain (WFP): importanza di risposte coordinate e tempestive.
• Maximo Torero (FAO): effetti combinati di conflitti, pandemie e cambiamenti climatici.
• Lukas Kornher e Joachim von Braun (Università di Bonn): insicurezza alimentare in contesti di guerra e pandemia.
• Jeannie Annan (IRC): accesso al trattamento per i bambini malnutriti.
• Bettina Iseli (WHH): azioni umanitarie anticipatorie come nuovo paradigma.

Sessione 2: Teoria, etica, approcci e dati per prevedere, prevenire e mitigare le crisi alimentari
• Catherine Bertini: necessità di un nuovo modello di governance.
• Card. Peter K. Turkson: questioni etiche delle azioni e omissioni.
• Carlo Cafiero (FAO): innovazioni nei dati per l’identificazione delle crisi.
• Ousmane Badiane (Akademiya 2063): preparazione partendo dalle comunità vulnerabili.

Sessione 3: Approfondimenti pratici da azioni sul campo

• Claudia Ringler (IFPRI): empowerment femminile e resilienza climatica.
• Shakuntala H. Thilsted (CGIAR): sistemi alimentari sensibili alla nutrizione.
• Steven Were Omamo (NGI, Kenya): lezioni dalla crisi nel Corno d’Africa.
• Cheikh Mbow (CSE, Senegal): impatto dei cambiamenti climatici nel Sahel.
• Oyewole Simon Oginni (BICC): rischi percepiti nel bacino del Lago Ciad.
• Justin Amos Miteng (IFDC, Sud Sudan): sviluppo agricolo come risposta alla fame.
• John M. Ulimwengu (IFPRI): risposta a shock multipli nella RDC.

Sessione 4: Approfondimenti da contesti specifici

• Sikandra Kurdi (IFPRI): sicurezza alimentare in Yemen.
• Fazlullah Akhtar (ZEF): crisi alimentari in Afghanistan.
• Omar Atik (Shafak): effetti del conflitto nel nord-ovest della Siria.
• Anas Al Kaddour (Global Communities): sicurezza alimentare in Siria.
• Alrich Nicolas (Haiti): gestione della crisi alimentare ad Haiti.
• Oleg Nivievskyi (KSE): crisi umanitaria in Ucraina e impatto globale.

Sessione 5: Innovazioni per le soluzioni
• Valerie N. Guarnieri (WFP): azioni innovative su larga scala.
• Laurence Hart (OIM): interventi efficaci per migranti e sfollati.
• Tania Martínez-Cruz (ULB): sovranità alimentare dei popoli indigeni.
• Ismahane Elouafi (FAO): bioscienze e nuovi alimenti per ridurre i rischi.

Il volume si conclude con una sezione che sintetizza le principali raccomandazioni:

• Impegno internazionale e regionale per prevenzione e pace.
• Risposte proattive e ben finanziate ai flussi di rifugiati.
• Riforma delle strutture e della governance globale.
• Aumento delle risorse finanziarie per risolvere le cause profonde.
• Rafforzamento del ruolo delle donne.
• Riconoscimento del ruolo della scienza nelle soluzioni.
• Collaborazione tra fede e scienza come alleanza etica e innovativa.

Conclusione

Niente di nuovo sotto il sole: massacri, prevaricazioni, guerre ci sono sempre stati e ovunque su questa terra e purtroppo ci sono ancora oggi, molto più numerosi e in molti più territori rispetto a quanto che ci propinano le cronache quotidiane.
Contributi di scienziati, come quelli illustrati nel libro in discorso, possono farci sperare in qualche progresso. Ma è evidente a mio avviso quanto sia pericoloso l'accoglimento di libri di altri tempi che offendono l'immagine di un Dio buono e misericordioso (non nel mio nome vorrebbe sentire l'umanità martoriata, o no?) e che si prestano ad armare le mani di menti malate che ancora oggi a questi libri si ispirano.

Il pdf completo del libro è scaricabile qui.

Di Giovanni Paparo


06/06/2025 - 12.21.39

fonte: Giovanni Paparo


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