Fisco: L'IA batte l'evasione fiscale, ma solo con leggi giuste
L’Appello al Governo di CFI per una Intelligenza Artificiale bidirezionale che serva non solo a scovare l'evasore ma anche a tutelare l'impresa
Breve quesito di Giovanni Paparo, con aggiunta
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| Pianeta Impresa news. Torino, 10 giugno 2026 – La vera lotta all'evasione fiscale non si vince solo con l'Intelligenza Artificiale puntata sui contribuenti, ma con leggi efficienti che tutelino imprese e professionisti dai crediti maturati in seguito al ritardo nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione.
Il Governo punta sull'IA per incrociare dati e scovare gli evasori, un passo verso un fisco più predittivo, efficiente e che serva ad un Paese dove il tasso di evasione risulta essere uno dei più alti in Europa. Tuttavia, come sottolinea il Dott. Carlo Carmine dell’Osservatorio Nazionale Imprese e Fisco e co-fondatore di CFI Crisi Fiscale d’Impresa, questa visione avveniristica si scontra con alcune norme che non sono però a tutela delle imprese.
"Ottimo puntare su un sistema fiscale basato sull'algoritmo, è giusto che chi evade le tasse venga scovato e costretto a contribuire allo sviluppo del Paese come tutti coloro che non possono permettersi neppure di pensare a non versare i contributi – afferma Carmine – ma sarebbe tutto molto più semplice se per compensare i debiti fiscali si potesse accedere ai crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione. Questo permetterebbe di velocizzare il rientro di capitale allo Stato ed evitare in alcuni casi il fallimento di imprese sane, gestite da imprenditori onesti.”
Inoltre, ad oggi non si possono impugnare i debiti fiscali prescritti (detto in gergo tecnico, impugnare l’estratto di ruolo) prima di arrivare a subire un pignoramento ad esempio. “Perché invece, snellendo la burocrazia, non si pensa di eliminare questo passaggio, permettendo agli imprenditori, in presenza di prove – ha spiegato Carmine – di evitare lunghe ed inutili battaglie legali e blocchi produttivi, ad esempio, che nuovamente possono portare al fallimento? Chiudere un’azienda rappresenta un costo molto alto per lo Stato, e questo sappiamo essere chiaro a tutti”.
La soluzione, secondo Carlo Carmine, è un'Intelligenza Artificiale utilizzata come “strumento bidirezionale, attraverso il superamento di alcune norme ad oggi ancora in essere, che sì servire a controllare il contribuente, ma anche a individuare criticità dovute a ritardi o errori da parte della Pubblica Amministrazione e compensarli automaticamente”.
CFI - Crisi Fiscale d'Impresa ha già messo in pratica questa visione, sviluppando un software AI che analizza in tempo reale la posizione debitoria delle aziende, riducendo drasticamente tempi ed errori. "Dobbiamo garantire che l'AI sia a fianco delle imprese, non solo contro di esse," conclude Carmine. La vera sfida è costruire un fisco che, con l'aiuto della tecnologia, sia finalmente giusto, equo e a misura d'uomo, liberandosi dalle catene di un passato iniquo. https://crisifiscaledimpresa.it/
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Breve quesito di Giovanni Paparo, con aggiunta. "I problemi trattati in questo articolo credo meritino attenta considerazione e opportuni approfondimenti e sviluppi. Per parte mia, con riferimento alla citata responsabilità della Pubblica Amministrazione, vorrei chiamare in causa i commercialisti e gli avvocati, cui le imprese fiduciosamente si affidano, nonché i loro ordini professionali. Immagino che molti validi professionisti si siano scontrati almeno una volta, o forse tante volte, con episodi di comportamenti anomali da parte di uffici della Agenzia delle entrate volti ad ottenere, per vie traverse, recuperi indebiti a carico dei soggetti sottoposti ai loro controlli. Allora, mi chiedo: se attraverso l'interessamento anche degli ordini si svolgesse un'opera di raccolta dei dati più eclatanti e di denuncia all'opinione pubblica, non si potrebbe forse ottenere qualche risultato in più nell'opera di riqualificazione dell'amministrazione pubblica? a sollievo dei cittadini e delle imprese?" Aggiunta. Per essere più chiaro: sospetto che alle volte, spero non sovente, alcuni uffici del fisco usino mezzi truffaldini per fare cassa, in barba alle leggi più o meno giuste che siano, e vorrei poter escludere che alcuni servitori dello stato accettino o peggio sollecitino gratifiche personali. Allora: bene leggi giuste, ma anche per combattere la corruzione negli uffici pubblici, e bene se cittadini, imprenditori e loro consulenti e organizzazioni si adoperano per vigilare, documentare e denunciare…
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