Leadership e instabilità mentale: c’è un legame?
Secondo lo psichiatra Nassir Ghaemi, alcune fragilità psicologiche possono rendere i leader più creativi, empatici e risoluti nei momenti di crisi
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| PRISMA news. Torino, 4 maggio 2025 – Cosa accomuna figure come Abraham Lincoln, Winston Churchill, Gandhi o Martin Luther King Jr.? Non solo il coraggio di guidare interi popoli in tempi difficili, ma – secondo lo psichiatra Nassir Ghaemi – anche una certa fragilità emotiva.
Nel suo libro Una straordinaria follia, Ghaemi sostiene che alcuni tratti legati a disturbi mentali – come la depressione o il bipolarismo – abbiano favorito nei leader storici una maggiore empatia, una visione fuori dagli schemi e una sorprendente lucidità nei momenti di crisi.
Nell’articolo che ti proponiamo oggi, l’autore ci guida in un’analisi controintuitiva: forse non è l’equilibrio a renderci più efficaci, ma la capacità di trasformare il caos interiore in forza creativa. Un punto di vista che intreccia psicologia, storia e neuroscienze, e che cambia il modo in cui pensiamo alla leadership.
Un invito a riflettere su quanto la vulnerabilità, se ben compresa, possa diventare uno strumento di cambiamento.
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