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L'Osservatorio della Costruzione Sostenibile rivela i risultati del Barometro della Costruzione Sostenibile 2024: una panoramica sul tema in Italia e nel resto del mondo


PIANETA Costruzioni news. Torino, 30 ottobre 2024 – Convinto dell'urgenza di promuovere la causa dell’edilizia sostenibile a fronte delle questioni climatiche, demografiche e della necessaria protezione delle risorse, nel 2023 il Gruppo Saint-Gobain ha lanciato l'Osservatorio della Costruzione Sostenibile. L’Osservatorio presenta oggi la seconda edizione del Barometro della Costruzione Sostenibile, uno studio condotto dall'istituto di ricerca CSA, per comprendere le evoluzioni e i fattori chiave da attivare per accelerare lo sviluppo dell’edilizia sostenibile in Italia e nel resto del mondo.

Benoit Bazin, Amministratore Delegato di Saint-Gobain: "Il Barometro della Costruzione Sostenibile è concepito per essere uno strumento decisionale per tutti gli attori del settore, in modo da poter comprendere meglio le questioni locali legate all’edilizia sostenibile e passare dalla riflessione all'azione concreta, al fine di costruire un futuro sostenibile per le generazioni future”.

Gaetano Terrasini, CEO di Saint-Gobain Italia: “I risultati del Barometro della Costruzione Sostenibile ci descrivono chiaramente la situazione specifica del nostro Paese: c’è molto da fare e tutti devono fare la propria parte. Le istituzioni con gli aiuti ai privati, le aziende con la proposta di materiali, prodotti e soluzioni più sostenibili; i professionisti e l’opinione pubblica per ampliare sempre più la conoscenza della sostenibilità nelle sue diverse accezioni”.

Un'indagine più ampia per accelerare l’edilizia sostenibile

Lanciato lo scorso anno in 10 Paesi, il Barometro della Costruzione Sostenibile 2024 ha coinvolto con un sondaggio quantitativo professionisti, studenti, rappresentanti eletti e membri di associazioni di 22 Paesi, tra cui l’Italia.

L’indagine è stata condotta dall'istituto di ricerca CSA tra l'11 dicembre 2023 e il 31 gennaio 2024, su un campione di 1760 intervistati di età pari o superiore a 18 anni provenienti da: Argentina, Brasile, Canada, Colombia, Repubblica Ceca, Egitto, Finlandia, Francia, Germania, India, Italia, Messico, Polonia, Portogallo, Sudafrica, Spagna, Svizzera, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Stati Uniti, Vietnam. Il panel degli intervistati includeva rappresentanti eletti, professionisti, studenti e membri di associazioni coinvolti nella costruzione, edilizia, transizione ecologica, abitazioni, energia, ecc.

Questo fornisce una comprensione dettagliata sia delle questioni locali sia globali, contribuisce a misurare i progressi e individuare aree di azione su cui concentrare gli sforzi per promuovere il cruciale tema dell’edilizia sostenibile, come risposta strategica ed essenziale alle principali questioni contemporanee: clima, conservazione delle risorse e rapida urbanizzazione.

Quattro evidenze chiave emergono dal Barometro 20241

• Percezioni stabili, con un punto di vista ambientale invariato. L'aspetto del benessere è ancora scarsamente riconosciuto e valorizzato.
• Un senso di urgenza condiviso, ma con la necessità di una maggiore consapevolezza e cooperazione.
• Stakeholder meglio informati, meglio formati e più impegnati.
• Qualsiasi implementazione dell’edilizia sostenibile sarà efficace solo se si adatta alle realtà locali.

Il 95% dei partecipanti è d'accordo sul fatto che l'implementazione di una edilizia più sostenibile sia una questione importante o prioritaria.

Questo livello di urgenza è chiaramente condiviso da tutti gli attori, indipendentemente dalla regione geografica. Allo stesso tempo, la comprensione dell’edilizia sostenibile sembra parziale, spesso limitata alle questioni ambientali. La sua definizione è ancora in gran parte associata all’"edilizia green": con una definizione direttamente legata all'efficienza energetica degli edifici (42%) e al raggiungimento della neutralità carbonica nell’edilizia (33%). Le nozioni di resilienza e comfort degli occupanti sono considerate secondarie.

La consapevolezza è alta, ma varia da una categoria di rispondenti all'altra: l'87% degli intervistati su scala globale ha dichiarato di essere familiare con l’edilizia sostenibile, ma il 20% afferma di non averne mai sentito parlare.

Complessivamente, la consapevolezza dell’edilizia sostenibile è alta: l'87% di coloro che sono stati intervistati ha dichiarato di avere familiarità con questo argomento. Una cifra in aumento di +5 punti rispetto al Barometro 2023. Il 68% dei rispondenti afferma di essere sufficientemente informato. Tuttavia, sono ancora necessari sforzi educativi, in particolare tra i rappresentanti eletti, il 45% dei quali dichiara di non averne mai sentito parlare. Nonostante ciò, c'è desiderio e impegno: la maggior parte degli stakeholder di tutti i Paesi (87%) concorda sul fatto che dobbiamo fare di più in termini di edilizia sostenibile, anche se l'aspirazione allo status quo sta crescendo (9%, +4 punti rispetto al Barometro 2023).

Tra le azioni prioritarie da intraprendere per accelerare lo sviluppo dell’edilizia sostenibile si considera cruciale sensibilizzare l'opinione pubblica, così come la questione del costo percepito e della competitività dei materiali, e la cooperazione di tutti gli attori. D'altra parte, il ruolo delle iniziative pubbliche (standard, regolamenti, aiuti), sebbene fondamentale, rimane sottovalutato. Infine, la ristrutturazione energetica sembra essere più una priorità nei Paesi con un parco edilizio ben consolidato, rispetto ai Paesi che danno priorità ai programmi di nuova costruzione per ospitare una popolazione in crescita.

Il 92% dei professionisti del settore edile ritiene che l’edilizia sostenibile costituirà tutto o parte del loro business nei prossimi 5 anni.
Gli studi di architettura e le società di ingegneria sono in cima alla lista dei soggetti più spesso citati per promuovere l’edilizia sostenibile. Mentre i professionisti della progettazione edilizia sono citati nel 29% delle risposte spontanee, i rappresentanti eletti e le istituzioni pubbliche li seguono, rispettivamente con il 21% e il 20%. Una nota positiva risiede nel fatto che i professionisti si sentono fortemente impegnati nell’edilizia sostenibile: l'85% dichiara di svolgere tutto o parte del loro lavoro in questo settore, e il 92% prevede di farlo nei prossimi cinque anni.

La mancanza di impegno verso l’edilizia sostenibile è percepita come un fattore discriminatorio. Molti professionisti (62%, +3 punti rispetto al 2023) considerano l'impegno dei loro fornitori verso l’edilizia sostenibile come un criterio di selezione. Tra i rappresentanti eletti, la dimensione sostenibile è un criterio decisivo per l'assegnazione dei contratti pubblici.
Infine, tra gli studenti che percepiscono l'implementazione di costruzioni più sostenibili come una priorità, il 45% di loro dichiara che non accetterebbe un'offerta di lavoro da parte di un'azienda che non si impegna nell’edilizia sostenibile.

E in Italia?

L’edilizia sostenibile in Italia è prima di tutto una questione “green” e di efficienza energetica.

• La quasi totalità degli intervistati in Italia si dichiara familiare con l’edilizia sostenibile (98% vs 90% di media Europea).
• Il 42% del campione pensa che l’obiettivo prioritario dell’edilizia sostenibile sia la protezione dell’ambiente mentre solo l’8% ritiene sia la salute degli abitanti e il 2% la resistenza ai rischi climatici. A riprova di questo, ben il 63% dei rispondenti (contro il 42% della media globale e il 40% della media europea) identifica l’edilizia sostenibile con le costruzioni energeticamente efficienti.

Accelerare il ritmo: leve in azione in Italia

• Tra i soggetti ritenuti più idonei a sviluppare l'edilizia sostenibile spiccano architetti e studi di ingegneria (con il 77% delle citazioni vs il 55% della media globale e il 51% della media europea).
• Tra le azioni che dovrebbero essere attuate in via prioritaria per accelerare lo sviluppo dell'edilizia sostenibile in Italia, accanto a “Sensibilizzare maggiormente l'opinione pubblica sulle sfide dell’edilizia sostenibile” (citata dal 36% del campione vs il 31% della media globale e il 24% della media europea), si segnala “Aumentare gli aiuti pubblici ai privati” nominata da ben il 35% del campione (vs il 13% della media globale e il 17% della media europea). Con il 24%, al terzo posto, “Migliorare la competitività dei materiali, prodotti e soluzioni sostenibili”.

Oltre il Barometro, il lavoro dell'Osservatorio della Costruzione Sostenibile

Oltre al Barometro della Costruzione Sostenibile, l'Osservatorio della Costruzione Sostenibile è strutturato anche intorno a incontri internazionali, i Sustainable Construction Talks, che riuniscono tutti gli attori del settore e il magazine digitale “Costruire un Futuro Sostenibile”. Nel 2023, sono stati organizzati tre Sustainable Construction Talks: il primo, a Parigi, dedicato al tema del rinnovamento energetico in Europa; il secondo, durante la Climate Week di New York, dedicato alle sfide dell'adattamento ai cambiamenti climatici; e infine uno a Dubai, in occasione della COP28, sul tema dell’edilizia sostenibile nel Sud del mondo.

I primi risultati dell'Osservatorio:

1. Finanziamento e copertura del rischio: come possiamo agevolare gli investimenti nell’edilizia sostenibile e nel rinnovamento energetico e rafforzare il ruolo del sistema assicurativo nell'adattamento ai cambiamenti climatici?
2. Adattamento e resilienza: l’edilizia sostenibile è ancora in gran parte vista in termini di mitigazione dei cambiamenti climatici. Ma la questione della transizione nel settore coinvolge anche adattamento e resilienza. Come possiamo garantire che essi siano considerati maggiormente.
3. Inclusione e accessibilità: come possiamo rimuovere le barriere sociali ed economiche all’edilizia sostenibile e al rinnovamento energetico?
4. Risorse umane e competenze: come possiamo accelerare la condivisione delle conoscenze e lo sviluppo delle competenze nel campo dell’edilizia sostenibile?
5. Globale e locale: come possiamo combinare l'allineamento internazionale con le specificità locali?

Scopri di più: www.saint-gobain.it/sostenibilita/osservatorio-della-costruzione-sostenibile

1. Tendenza calcolata sulla base dei 9 paesi comuni a entrambe le edizioni del sondaggio (2023 e 2024).

Il Gruppo Saint-Gobain

Saint-Gobain progetta, produce e distribuisce materiali per la sicurezza e il comfort abitativo di ciascuno di noi e il futuro di tutti. Questi materiali si trovano ovunque nei nostri spazi di vita e nella quotidianità: negli edifici, nei trasporti, nelle infrastrutture e in molte applicazioni industriali.
È una realtà presente in 76 Paesi con 160.000 dipendenti e un fatturato complessivo di 47.9 Mld di euro nel 2023. Vanta una storia di oltre 350 anni, nasce infatti nel 1665 per volere di Re Luigi XIV, per realizzare la Galleria degli Specchi del Palazzo di Versailles a Parigi.
In Italia, dove la sua storia ha origine nel 1889 con la costruzione dello stabilimento di Pisa per la produzione del vetro, oggi conta 42 siti, circa 2100 dipendenti e un fatturato di 1,1 Mld di euro nel 2023. Saint-Gobain si propone come polo tecnologico di riferimento per il mercato della costruzione sostenibile e il punto di riferimento globale nell’utilizzo efficiente delle risorse naturali, nel rispetto dell’ambiente. Tutte le soluzioni proposte sono pensate per costruire edifici più efficienti dal punto di vista energetico, per ridurre consumi ed emissioni inquinanti, puntando a raggiungere la neutralità delle nostre emissioni entro il 2050.
Attraverso marchi forti e noti sul mercato, tra cui Glass, Gyproc, Isover e Weber, offre in particolare una gamma completa di soluzioni innovative per involucri opachi e trasparenti, tetti e coperture, architettura d’interni e pareti, pavimenti e controsoffitti.

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