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Mark Doten
Trump Sky Alpha
Traduzione di Teresa Ciuffoletti
Chiarelettere


Pianeta Libri news. Torino, 20 aprile 2019 – Trump Sky Alpha è un favoloso, supertecnologico dirigibile lungo 300 metri, con 224 poltrone di lusso in stile palchetto contese a partire da 50.000 dollari ciascuna, senza contare i carissimi extra per ogni cosa, da pezzi grossi di multinazionali e governi. Talvolta si fanno sostituire da attori bellocci, visti gli incidenti, le minacce e le aggressioni delle prime traversate. Dalla cabina di comando di questo Palazzo di cristallo volante il presidente degli Stati Uniti Trump tiene discorsi trasmessi in streaming You Tube, sulla tratta da Washington a New York ogni mercoledi, e ogni domenica su quella da New York a Washington.

Quella notte, il Trump Sky Alpha si sgancia dal tetto della Casa Bianca senza passeggeri a bordo, è scoppiata la Terza guerra mondiale. Dopo l'iniziale lancio nucleare da parte degli Stati Uniti, di primo mattino, un attacco leggero e piuttosto limitato, si è scatenato il finimondo.

Nel pomeriggio Ivanka eludendo la sorveglianza delle guardie del corpo, dalla Trump Tower si è spinta in strada e, stordita in mezzo al caos dei manifestanti in protesta si è vomitata sulla camicetta color crema, ripresa dalla telecamera mentre in ginocchio esclama no no no.

Nella Situation Room, con i membri dello stato maggiore congiunto e i segretari dei dipartimenti, dopo la vista della figlia nelle TV, Trump rimane seduto per ore, in stato catatonico, mentre scorrono le varie ipotesi di risposta, corrette di continuo con l'evolvere della situazione. Reagisce soltanto alla proposta del vicepresidente Mike Pence di un passaggio dei poteri anche solo per qualche minuto, per prendere un paio di decisioni cruciali. Lo stende con un ceffone a mano aperta. Poi di nuovo zitto, stravaccato sulla sedia.

Intanto nella sala si fa strada l'potesi di applicare il 25º Emendamento: la demenza a corpi di Lewy sembra più dignitosa di una banale demenza senile per la rimozione del presidente. Ma, fiutato il pericolo imminente, Trump si precipita attraverso le stanze della Casa Bianca all'uscita sul tetto e, mentre gli agenti dei Servizi segreti tentano inutilmente di sbarrargli la strada, riesce ad arrampicarsi su per la passerella del Trump Sky Alpha e a comandarne il ritiro.

A bordo della sua fortezza di vetro diretta al nord, il presidente inizia l'ultimo dei suoi deliranti monologhi bisettimanali in streaming, mentre alle sue spalle il Pentagono brucia ancora. E scopriamo che non sta pilotando un dirigibile solo: nello stesso tempo decine di aeronavi nei cinque continenti, quelle sopravvissute alla catastrofe, ripetono le stesse manovre sullo sfondo di blackout o di incendi devastanti, con l'ologramma di Trump proiettato ai comandi nelle rispettive cabine di comando.

La flotta Trump Sky è sempre stata carica di passeggeri, obbligatoriamente entusiasti sotto gli occhi delle telecamere. Le multinazionali e i governi che fornivano questi passeggeri, avevano presto capito che in ballo c'erano favori, gare truccate, normative allentate o addirittura soppresse e che, malgrado i prezzi sempre più alti, non partecipare comportava danni destabilizzanti.

Sotto attacco, il dirigibile di Trump si schianta contro dei cavi dell'alta tensione, riesce a rimanere in quota zigzagando per sottrarsi ai caccia nemici che vengono abbattuti dagli aerei americani, mentre ovunque i dirigibili superstiti imitano i suoi spostamenti, e Trump non rimane zitto un momento. Ed ecco sopraggiungere a volo radente un cacciabombardiere gigante che scarica tutto il suo arsenale contro lo zeppelin di Trump, un'esplosione gigantesca inghiotte anche cinque o sei elicotteri della scorta. In diretta video milioni di persone assistono col fiato sospeso. Ma Trump non è morto, mentre gli altri dirigibili precipitano uno dopo l'altro, eccolo riapparire al timone di un moncone annerito sostenuto da decine di rotori, continua a parlare sempre sorridente, la faccia completamente imbrattata di fuliggine.

Giunto in vista di New York, in diretta You Tube, annuncia di aver autorizzato l'opzione grossa. Nel Midwest e in altre località i missili si sollevano puntando verso il cielo: Mentre si posa sul tetto della Trump Tower il presidente sente salire dal basso "il tumulto oceanico dei manifestanti che invadevano le strade di Manhattan, avventandosi contro le porte della Trump Tower e su per la rampa di scale".

Fin qui il primo capitolo, che si presenta come una satira feroce contro il presidente degli Stati Uniti. Ma bisogna riconoscere che il contesto risulta difficile e spiazzante per una satira efficace contro Trump e il Trumpismo. Chi più di lui si presta ad ogni sorta di dileggio, ironia, sarcasmo e chi meglio di lui riesce, inossidabile, a reggere il gioco cavalcando sempre nuove occasioni di rilancio? sostenuto com'è anche da una tifoseria di gruppi e movimenti estremisti raccolti attorno ai social?

Come spiega l'autore in una conversazione con Jacob Silverman di Longreads.com: "Sapevo che avrei scritto qualcosa che trattava di Internet e di politica, e mi è venuta l'idea di scrivere un romanzo che poneva questa domanda: che aspetto assumerebbero i social durante la fine del mondo? Ho cominciato a scriverlo nell'ottobre del 2015. Mentre le primarie negli USA procedevano [...] Ci sono due sezioni lunghe nel libro dedicate a Trump. Scrissi la prima nell'agosto del 2016, e fu pubblicata prima delle elezioni. È un monologo che tiene Trump mentre sta facendo esplodere il mondo, in cui dà la colpa a tutti tranne che a se stesso e parla del lavoro fantastico che sta compiendo [riportato in chiusura del libro]. La seconda sezione su Trump, che offre una prospettiva diversa sugli stessi eventi, la scrissi nelle settimane dopo l'elezione, in uno stato di rabbia intensa, di tristezza e di sconforto. Quella parte alla fine divenne il capitolo che apre il libro".

"Per quanto riguarda Trump, – aggiunge Doten – la sua mente è così guasta e il suo uso del linguaggio è così strano che, nonostante tutte le cose bizzarre che ha detto in passato, non puoi prevedere quello che dirà domani - ci sarà sempre qualcosa di bizzarro, qualcosa che suona storto, e sempre in un modo diverso. Per esempio, recentemente ha dichiarato che i suoi affari commerciali con la Russia erano "very legal and very cool" [molto legali e molto fichi]. Very legal and very cool! Non puoi inventare una cosa del genere. Voglio dire, è da Lionel Hutz dei Simpson."

E veniamo al corpo del libro. Circa un anno dopo che almeno il novanta per cento della popolazione mondiale aveva perso la vita nel corso degli eventi passati alla storia come il 28/01, Rachel, una giornalista che scriveva dell'internet e di tecnologia, viene raggiunta a Minneapolis dal suo ex direttore editoriale Tom Galloway che le chiede un articolo per la prima edizione del neo-ricostituito New York Times Magazine, la cui uscita è prevista in occasione del primo anniversario del 28/01. Il tema del pezzo è l’umorismo di internet alla fine del mondo.

Rachel accetta a patto di poter trovare il posto dove sono finiti i corpi di sua moglie e di sua figlia, Dominique e Verena. Tra memi e battute, incappa nel romanzo Il sovversivo, scritto da Sebastian de Rosales nel 2015, e ricorda di aver intervistato l'autore nel 2017. Questi gli aveva spiegato di aver creato la Voliera, nel romanzo, riflettendo sul manifesto di John Perry Barlow intitolato Dichiarazione d'indipendenza del cyberspazio. Aveva negato ogni contatto con la Voliera reale, o di essere Birdcrash, il leader della Voliera reale, l'organizzazione mondiale di hacker responsabile del più grande attacco informatico della storia, quello che per quattro giorni dal 23/01 ha paralizzato l'internet e le comunicazioni di tutto il mondo, appena prima del fatale 28/01.

I servizi, tramite Galloway, convincono Rachel a una nuova intervista a de Rosales, morente per avvelenamento da radiazioni: "[...] c'è un modo per per dimostrare se lui è Birdcrash: Il 28 gennaio Birdcrash ha postato un documento crittografato su Pastebin. Vogliono la password." Poche ore dopo l'intervista, che è anche l'occasione per illustrare Il sovversivo, un romanzo nel romanzo, de Rosales muore, e non ha rivelato quanto sperato. Rachel viene condotta in un giro di pattuglia per catturare un uomo che potrebbe essere Birdcrash", ma l'operazione fallisce ed è lei ad essere catturata da Birdcrash.

"E così ci hai scovati [...] L'Universo è stato programmato affinché internet nei suoi quarant'anni di esistenza creasse condizioni di totalizzazione tali da rendere possibile la fine del mondo. [...] Si è propagato grazie alle buone intenzioni degli hippy tecnocratici californiani, grazie agli amatori e al commercio via web e alle grandi potenze militari. [...] L'universo è stato programmato affinché Trump diventasse presidente, e lui è stato programmato affinché ponesse fine alla civiltà come l'abbiamo conosciuta su questo pianeta, [...] Rachel è bello vederti. / Ti praticheremo dei fori in testa e ti offriremo il nuovo mondo. / Noi siamo Birdcrash nell'età dell'oro."

La Voliera, racconta Birdcrash, è nata dopo una scommessa di alcuni ragazzi, che lavoravano nella Valley facendo di tutto, con un miliardario incontrato alla festa di una startup. "Si avvicinò il ragazzo del servizio al tavolo e offrì il suo sangue al miliardario, e quello buttò la testa all'indietro spalancando la bocca, e portò la labbra al collo del ragazzo per succhiargli il sangue". Il miliardario offre 20 milioni se riescono a vivere in isolamento per dieci anni con internet come unica risorsa, "se avessimo perso lui si sarebbe preso il nostro sangue, ci avrebbe prosciugati". Nella cella del miliardario leggono il libro di Sebastian "[...] ci è piaciuto un sacco [...] e abbiamo messo a segno il primo colpo, l'attacco alla blockchain della DAO, settanta milioni in tutto". Quella stessa notte scappano dalla cella e rivendicano l'attacco in nome della Voliera.

"Kek kek kek, ti ricordi kek. Abbiamo detto kek al primo appuntamento [con Sebastian], ci siamo conosciuti in uno spazio online frequentato da haker [...] Un giorno gli abbiamo detto che eravamo noi la voliera. [...] Abbiamo rubato le idee di Sebastian, del suo libro,ancora prima di incontrarlo abbiamo trasformato il suo libro in qualcosa di reale."

Breve nota: il termine kek è usato soprattutto dai giocatori online, allo stesso modo dell'acronimo LOL (laugh out loud, grande risata) o di haha. Con le elezioni presidenziali del 2016, Kek il dio egizio che personifica il buio primordiale, ritratto nei geroglifici come un uomo con la testa di rana, associato al popolare meme Pepe the Frog è diventato, con grande sgomento del suo creatore Matt Furie, un simbolo della alt-right (alternative right, destra alternativa, movimento di suprematisti bianchi di estrema destra i cui gruppi di discussione gravitano su diversi siti web) e una mascotte di Trump.

Nella conversazione citata sopra, Jacob Silverman di Longreads.com chiede all'autore: "Ho visto che esce anche un'edizione italiana del tuo libro. Non ti preoccupi di come si può tradurre il tuo uso dei meme e dell'umorismo di Internet, non soltanto per un'altra cultura come quella italiana, ma anche per chi non è sempre in rete e non vive a Brooklyn, per dire?"
Risponde, tra l'altro, Doten: "Il mio editore italiano, Chiarelettere, è stato fantastico su questo. [...] Ho apprezzato molto questo livello di cura così alto, sia da parte del mio editor [in Italia, Brian Moore] sia da parte della mia traduttrice, Teresa Ciuffoletti."

A parte l'ottima traduzione, consiglio al lettore italiano medio che vuole apprezzare più a fondo i significati del libro di scavare pure lui nell'internet, anche partendo dalla sola parola kek troverà una miniera di interessanti informazioni.

Giovanni Paparo

L'autore

Mark Doten, nato in Minnesota nel 1978, ha pubblicato il suo primo romanzo, The Infernal, nel 2015. Nel 2017 la rivista letteraria «Granta» lo ha definito uno dei migliori scrittori americani della sua generazione, inserendolo nella lista Best of Young American Novelists.
È editor di narrativa per la casa editrice Soho Press a New York e insegna scrittura creativa alla Columbia University e alla Princeton University. Vive a Princeton, New Jersey

Mark Doten
Trump Sky Alpha
Traduzione di Teresa Ciuffoletti
Chiarelettere editore, Milano. Prima edizione: febbraio 2019
Collana: Narrazioni
Pagine: 320, Brossura con alette
Prezzo di copertina: € 19,00
ISBN/EAN: EAN: 9788832960273



20/04/2019 - 12.32.24

fonte: Giovanni Paparo gpaparo@expofairs.com


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